Vostro marito dice che siete una strega? Rifugiatevi in Russia e nessuno vi metterà al rogo!

streghe

Banchetti sontuosi per le streghe “orientali” e torture e persecuzioni per quelle “occidentali”.

Europa orientale e occidentale a confronto

Mi rivolgo agli italiani. Lo so, vi sembrerà strano, ma in Russia le streghe e gli stregoni non facevano tanta paura come dalle nostre parti. E neanche nelle fiabe! Streghe e stregoni non incutevano nel popolo russo paura vera e propria, ma una sorta di timore misto a venerazione.

Sappiamo benissimo che in Occidente, specialmente tra il XV e il XVII secolo, l’eresia fu combattuta con molta crudeltà. In mezza Europa ardevano roghi che bruciavano le presunte streghe con la stessa frequenza con cui oggi vediamo apparire le stelle in cielo (dico oggi perché, rispetto al passato, con lo smog che abbiamo, siamo fortunati se le vediamo per due giorni di fila. Giusto il lockdown ci ha ricordato che non si vedono solo la notte di San Lorenzo!.

Comunque, tornando alle nostre streghe, la brutta abitudine di bruciare chiunque fosse sospettato di eresia si arrestava ai confini tra Russia e Polonia. In Ucraina e in Russia infatti, non c’erano roghi, perché l’atteggiamento verso sopravvivenze pagane era completamente diverso; non ci fu mai nulla di simile all’Inquisizione.

M.P. Klodt, Streghe, 1891

Streghe e stregoni nei villaggi

In Russia, streghe e stregoni, erano addirittura figure tipiche, che in ogni villaggio svolgevano quasi un ruolo sociale. Lo stregone, ad esempio, era invitato regolarmente ai matrimoni. Si temeva infatti che un mancato invito al banchetto lo avrebbe offeso e spinto a gettare il malocchio sulla coppia.

Le streghe invece, erano più fortunate, perché godevano addirittura di un vero e proprio status sociale. Pensate, che nella Russia moscovita la strega non solo non fu mai sottoposta a tortura, ma aveva una propria posizione sociale, anche se molto bassa.

Il Codice di leggi russe del XVI secolo

Nel Codice di leggi russe (Sudebnik) del XVI secolo, c’era una descrizione dettagliata sul risarcimento da pagare per aver offeso o malmenato una persona. Chi offendeva doveva pagare una penja, cioè una multa a mo’ di risarcimento, calcolata in base alla condizione sociale dell’offeso, secondo la seguente gerarchia:                                                                                                                                  

zar

boiaro

chierico

prostituta – strega    

Tale gerarchia partiva dallo zar per arrivare fino all’ultimo suddito. Come potete notare l’ultimo scalino della gerarchia era occupato anche dalle streghe che, come le prostitute, avevano diritto all’ammenda. Pensate, il ladro o il brigante che riceveva un’offesa, non aveva alcun diritto al risarcimento, perché la legge non gli riconosceva alcuno status. Erano invisibili…

Tutto questo per dire, altro che rogo! Le streghe, sebbene ad un gradino molto basso della scala sociale, erano riconosciute dalla legge e anche risarcite. Capite bene la differenza rispetto all’Occidente, dove le donne venivano accusate di crimini mai commessi, di essere streghe o adultere senza giusti processi. E se il marito affermava di avere una strega in casa, sul fuoco ci finiva lei e non la cena!  

YOU MIGHT ALSO LIKE

0 Comments

Leave A Comment

You must be logged in to post a comment.

Translate »