Tormentano il vostro amico a quattro zampe? E’ tutta colpa del Dvorovoj!

Dvorovoj

Se al Dvorovoj, lo spiritello russo del cortile, non va a genio il colore del pelo del vostro amico…son guai!

Dvorovoj o Domovoj?: non è uno scioglilingua!

Il Dvorovoj è uno spiritello del folklore russo, la cui figura in alcune zone dell’immensa Russia, si confonde con il Domovoj sia nell’aspetto che nelle attività. Spesso, infatti, nell’immaginario popolare, le due figure arrivavano a sovrapporsi completamente. Il Dvorovoj, come il Domovoj, aveva le sembianze di un vecchio decrepito ricoperto di peli, era un habituè sia della casa sia del cortile, e si occupava con diligenza sia dell’una che dell’altra.

Nei luoghi della Russia in cui le due figure sono ben distinte, invece, sappiamo che la differenza fondamentale tra i due è nel luogo in cui dimorano. Il Domovoj è lo spirito della casa, ed è lì che vive, il Dvorovoj invece, vive nel cortile con gli animali. Inoltre, a differenza del Domovoj si cura poco degli umani, concentrando le sue attenzioni sugli animali, che tormenta fino a farli morire!

I colori del Dvorovoj

Ma andiamo per ordine. Il Dvorovoj non è cattivissimo, ma se ha la luna storta e qualcosa lo infastidisce sa essere veramente malvagio. Questo gli capita con gli animali, soprattutto con quelli che non gli vanno a genio, li tormenta a più non posso. Stringe amicizia solo con un cane e una capra. Se nella vostra stalla bazzica un gatto oppure avete una mucca o un cavallo che non gli piacciono, la situazione diventerà insostenibile anche per voi; il Dvorovoj, infatti, li tormenterà a tal punto, che sarà uno strazio per le vostre orecchie. A volte i contadini si esasperavano così tanto che dovevano correre ai ripari, o meglio, all’attacco.   Legavano al soffitto della stalla una gazza morta così erano certi che per un po’ il Dvorovoj non si sarebbe fatto vivo. Lo spiritello, infatti, ha una forma di avversione fortissima per questo uccello, specialmente se morto, e se ne vede bene dal frequentare luoghi dove sta in pianta stabile.

La soluzione, però, non era definitiva, quindi i contadini avevano capito che forse gli conveniva farselo amico. Alla fine, poi, non era neanche tanto difficile; bastava qualche piccola accortezza. Si poteva, ad esempio, evitare di avere tra gli animali un gatto bianco, un cane bianco o un rabicano, cioè un cavallo pezzato bianco. Il bianco proprio non gli piace. Il Dvorovoj accarezza solo animali neri o grigi. Questi li accudisce, li pulisce, fa le trecce alle code dei cavalli e se li coccola. Il contadino sapeva che lusingandolo, le cose gli sarebbero andate bene: poteva comprare oggetti ad un prezzo economico e rivenderli con maggior profitto e la sua segale cresceva forte e senza malattie; quella dei suoi vicini, invece, nello stesso periodo, era attaccata da numerose malattie e non cresceva bene.

foto da Wikipedia_Cortile russo con animali, D.G.Atkinon, XIX sec.

Il problema nasceva quando i contadini dovevano acquistare nuovi capi di bestiame per la fattoria. Come sapere se andavano a genio al Dvorovoj? Se non gli fossero piaciuti li avrebbe torturati fino a farli morire! Come ovviare allora? I contadini avevano trovato un modo che li metteva al riparo da possibili errori. Guardavano quali uccelli svolazzavano indisturbati nella loro fattoria. Il colore delle loro penne non dava fastidio al Dvorovoj, quindi anche il manto dei nuovi animali doveva essere, se non lo stesso, almeno molto simile! Prima di comprare un cane o un gatto allora, alzate gli occhi al cielo!

Il Dvorovoj e i membri della famiglia

Tra tutti gli animali, il Dvorovoj detesta particolarmente le pecore e i vitelli. I contadini questo lo sapevano bene e allora, appena ne nasceva uno, lo portavano velocemente al riparo nell’isba, per evitare che lo spiritello malvagio ci si accanisse contro!

Per quanto riguarda il suo aspetto fisico si sa poco, o meglio, ci sono numerose varianti. Secondo alcune credenze popolari, il Dvorovoj di giorno ha l’aspetto di un serpente con la testa di un gallo mentre la notte si trasforma nel proprietario di casa! Per altri invece, come dicevamo all’inizio assomiglia molto al Domovoj. Chissà.

Il Dvorovoj vive in una sorta di cantina, sotto l’izbà, anche se, secondo alcune leggende popolari, il suo posto preferito è nella stalla accanto ai cavalli. Gli antichi slavi, inoltre, pensavano che i Dvorovye fossero tanti quanti i membri del focolare presso cui dimoravano e che, come in una vera famiglia, avessero anche un capofamiglia che metteva tutti in riga!

I Dvorovye mangiano, bevono e si sposano come fanno gli esseri umani e, molto probabilmente, questa caratteristica è legata ad un’antica credenza che li collega al culto degli avi. Gli slavi antichi credevano, infatti, che durante le feste commemorative in onore degli antenati, ogni singolo partecipante, in quel momento, fosse sotto la protezione di un avo. E questo era il motivo per cui si credeva che ad ogni membro della famiglia fosse associato un Dvorovoj.

foto da Wikimedia Commons_Capanna russa nel villaggio di Meljoshino

Se volete scovare il Dvorovoj per capire se fa parte della vostra vita e se può nuocere ai vostri amici a quattro zampe, vi basterà scendere tre scalini della vostra izbà. Chinatevi e guardate giù attraverso le gambe. Così facevano i contadini e così dovete fare voi! Non storcete il naso, pare che funzioni! Anche questo è un retaggio del passato. Gli antenati, infatti, si seppellivano sotto la casa e ogni tanto qualche membro della famiglia si addentrava nel buio del piano inferiore nella speranza di incrociare lo sguardo di un avo.

Era una credenza molto antica e molto sentita, perché si riteneva che gli avi morti rimanessero tra i vivi per proteggerli. Col tempo questa credenza si diffuse tantissimo tra le giovani donne in attesa dell’anima gemella. Queste, infatti, scendevano sotto l’izbà con la speranza di vedere il proprio avo. Se fossero state fortunate, si sarebbe svelato alla ragazza con le sembianze del futuro principe azzurro!

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Foto di copertina: da Wikipedia_Il cortile del contadino di T.V. Fedorovič

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