Il 14 ottobre in Russia si festeggia il Pokrov, il giorno del Velo
Anche il giorno del Pokrov, come per la maggior parte delle feste religiose russe, affonda le sue radici nelle tradizioni popolari e pagane
La Festa cristiana
Il 14 ottobre (1 ottobre secondo il calendario giuliano) in Russia si festeggia il Pokrov, il giorno del Velo della Santissima Madre di Dio, una festa cristiana che ricorda il miracolo avvenuto nel 910. In questo giorno, la chiesa ortodossa celebra l’apparizione della Madonna a Padre Andrea, il Folle in Cristo, che con alcuni fedeli si era rinchiuso nella chiesa di Blacherne a Costantinopoli per pregare contro l’imminente arrivo di un’orda di barbari. Secondo la tradizione, all’improvviso, Padre Andrea vide apparire la Madonna che, attorniata da una schiera di angeli, si tolse il velo (maphorion) e lo stese sui fedeli. Il velo si allargò e rimase sospeso sulla testa degli uomini in preghiera a simboleggiare la Sua protezione. Quella notte, una tempesta terribile disperse le navi dei barbari, salvando dall’invasione Costantinopoli e i suoi abitanti.
In Russia questa giornata è anche nota come la giornata del velo ed è strettamente legata ad alcune tradizioni popolari. Vediamo quali.
Pokrov, il giorno del Velo
Prima dell’avvento del cristianesimo, per il popolo russo, specialmente quello contadino, il 1 ottobre era una giornata di transizione, che annunciava l’arrivo della nuova stagione. Il lavoro nei campi era terminato e ci si organizzava in casa per far fronte al rigido inverno. Non solo. Avendo più tempo a disposizione, ci si adoperava anche per organizzare i matrimoni delle proprie figlie. La parola pokrov (velo, manto) infatti non richiama solo il velo della Madonna, ma anche quello delle donne che, secondo la tradizione, dovevano necessariamente indossare una volta sposate.
Secondo le antiche usanze russe, solo le donne nubili potevano sfoggiare i capelli sciolti o legati in lunghe trecce. Anzi, dovevano mostrarli, perché era un eccellente mezzo di seduzione, e una bella chioma era un’opportunità in più per trovare marito. Dopo il matrimonio però, la donna era obbligata a coprirsi il capo, e se andava in giro con la testa scoperta, veniva considerata una poco di buono, una pazza oppure un’ubriacona
Pokrov, il giorno del “manto”
Poiché, come sappiamo, la maggior parte delle tradizioni popolari è legata al ciclo della vita e cioè della terra, la parola pokrov assumeva anche un altro significato, legato prettamente al ciclo delle stagioni. Per i contadini infatti pokrov era anche il giorno del “manto”, perché proprio il 1 ottobre, l’inverno incontrava l’autunno, salutandolo con il primo “manto” di gelo sui campi.
Manto e velo quindi erano fortemente legati. Questo perché, come ricordato in più occasioni, tutto ciò che avveniva in natura, il contadino lo collegava indissolubilmente al suo quotidiano. Ecco quindi che il manto sottile di neve sui campi si trasponeva nella comunità, divenendo il velo bianco e leggero sulla testa delle giovani spose.
Come già detto in altri post, il contadino russo tendeva a personificare i giorni legati ad importanti festività, perché queste erano connesse alla celebrazione di antiche divinità. Come accaduto per Pjatnica, la divinità russa del venerdì, anche Pokrov divenne oggetto di personificazione e ben presto si trasformò nel protettore dei matrimoni.
Le giovani donne in cerca di marito, si rivolgevano a lui esprimendo le proprie pene d’amore con preghiere simili a brevi formule magiche. E poiché parliamo di formule magiche, anche le superstizioni abbondavano. Se il giorno di Pokrov ad esempio c’era molto vento o molta neve, significava che ci sarebbero stati parecchi matrimoni prima della fine dell’anno. Un’altra superstizione molto comune invece, riteneva che, il giorno di Pokrov, la donna che fosse arrivata prima in chiesa davanti all’icona di Pokrov per pregare, sarebbe stata anche la prima a sposati rispetto alle altre ragazze del villaggio!
Se il post ti è piaciuto, metti “mi piace” sulla mia pagina facebook o “like” su questo articolo. Grazie!
0 Comments