Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga

Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga

A 16 anni dalla prima edizione italiana, Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga torna in libreria arricchito da una nuova veste grafica

 Un successo internazionale

Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga edito da 21lettere è un romanzo che resta nel cuore, uno di quelli da assaporare con calma. E’un racconto coinvolgente, un successo internazionale che annovera l’autore tra i venti migliori scrittori del XXI secolo e che ci permette anche di conoscere la storia dei Paesi Baschi, filtrati dallo sguardo personale dei protagonisti. 

Il libro inizia subito con un intreccio temporale.  Dal presente passiamo al passato, ai ricordi, all’infanzia, a un’epoca felice, ricca di gioie ma anche di dubbi, che scandiscono le pagine di tutto il romanzo. Alcune ombre, come il peso della classe sociale di appartenenza, la lotta armata che da giusta diventa sbagliata, la necessità forzata di emigrare dopo una serie di esperienze deludenti, trasudano dal racconto dei piccoli protagonisti. 

Joseba e David sono due grandi amici che si rincontrano ormai al tramonto della loro vita e ricordano i tempi dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’età adulta trascorsi nel paese basco di Obaba. 

Siamo nel 1999 quando Joseba decide di recarsi in California per dare l’ultimo saluto al suo caro amico d’infanzia, David, il figlio del fisarmonicista. In quell’occasione, il protagonista riceve dalla vedova un piccolo gioiellino, un taccuino, scritto in lingua basca, nel quale l’amico ha riportato il racconto delle loro vite.

Dopo qualche mese da quell’incontro, Joseba comunica a Mary Ann, la vedova di David, il suo progetto: scrivere un libro basato sul testo di David, riscrivere e ampliare le sue memorie

Quando Joseba inizia a leggere il diario, un tripudio di emozioni e ricordi si affollano nel suo animo e nella sua mente. Joseba torna indietro ai tempi di Obaba, località basca che fa da sfondo a tutto il racconto e nel quale i due amici vissero i periodi più belli della loro amicizia con i contadini felici, Lubis, Pancho e Ubanbe, 

Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga

Nelle intenzioni di David, il taccuino con le sue memorie doveva essere riprodotto solo in tre copie: una per la Biblioteca di Obaba, un’altra per il Club del libro e una terza per le figlie Liz e Sara, affinché familiarizzassero con la lingua del padre e comprendessero meglio le radici della famiglia.

Ed è proprio la lingua ad avere un ruolo di primo piano all’interno del romanzo. Il richiamo continuo a parole basche e al loro significato, le riflessioni su un’intera lingua che, come tutte, è scrigno della memoria, fanno continuamente capolino in tutta la storia.

Nelle intenzioni dell’autore, Bernardo Atxaga, il Il figlio del fisarmonicista è una celebrazione dell’amicizia,  dell’amore, della tristezza dell’emigrante e della memoria attraverso la lingua ma anche attraverso la storia. Il libro, infatti, è una panoramica sugli anni duri della dittatura franchista, sulle vicende che hanno riguardato il separatismo basco, la democrazia e il terrorismo dell’ETA. Al ricordo dei piccoli uomini che passano le giornate con i contadini felici di Obaba fanno seguito le riflessioni  degli uomini ormai adulti sulle vicende della storia (in Spagna, non a caso, il libro, ha fatto molto discutere). 

Le vicende del romanzo partono dagli anni Sessanta, anni di repressione che anche i più giovani subodoravano. Nessuno spiegava niente, ma intanto i ragazzi crescevano e iniziavano a capire, a farsi domande, a cercare conferme ai loro sospetti specialmente sulla guerra civile e sulla lotta armata clandestina.

Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga è una sorta di romanzo nel romanzo, un’esperienza letteraria molto ardita, caratterizzata da rimbalzi di punti di vista tra i due protagonisti così repentini da disorientare spesso il lettore. L’espediente narrativo, però, restituisce al lettore la percezione della potenza emotiva che gli eventi narrati hanno prodotto su entrambi i protagonisti. 

Cosa sappiamo dell’autore? Bernardo Atxaga è lo pseudonimo di Joseba Irazu Garmendia (1951), considerato il maggiore scrittore basco vivente. E’ uno scrittore (ha esordito con il romanzo Ziutateaz, 1976), un poeta (Etiopia, 1978) e si è dilettato in sceneggiature, libri per bambini e racconti. Atxaga è noto soprattutto per il romanzo Obabakoak che l’ha reso celebre in tutto il mondo, edito da 21lettere nel 2020 e pubblicato in basco nel 1988.

Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Premio Nacional de Narrativa (Spagna 1989), il Prix Millepages (Francia 1992), il Prix des Trois Couronnes (Francia 1995) e nel 2008 il Premko Grinzane Cavour e il Premio Mondello.

Ricordiamo infine che Bernardo Atxaga è stato anche tra i giurati del IV Edizione del Premio Letterario Quaderni Ibero Americani (2016) che si è svolto a Napoli e vincitore insieme Alfredo Conde, Javier Reverte delle passate edizioni.

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