La festa russa del Salvatore delle mele o festa della Trasfigurazione

festa del Salvatore delle mele

Rituali sacri e magici in una delle feste dell’anno più amate dai russi

Regina della festa

La festa russa del Salvatore delle mele (Яблочный Спас, Jabločnyj Spas )si celebra il 19 agosto. Indiscusse regine della giornata sono le mele, che in questo giorno raggiungono il massimo della maturazione e che sono pronte per essere colte e consumate. Nel mondo contadino la festa era collegata più in generale alla giornata della mietitura e del raccolto e questo spiega perché la gente si recava in chiesa per far benedire non solo le mele, ma tutte le primizie della terra (piselli, patate, cetrioli, orzo, rape etc..). Ricordiamo sempre che la cultura slava è caratterizzata da quella che chiamiamo doppia fede (dvoeverie), ossia la convivenza tra la religione ufficiale e pagana, a cui il popolo dava pari importanza. Non ci devono meravigliare quindi la coesistenza di rituali religiosi e pratiche superstiziose legate prevalentemente al ciclo della natura.

Inoltre, in questo giorno di festa era d’obbligo per i buoni cristiani condividere parte dei cibi benedetti con i mendicanti, i malati e con le persone sofferenti. Lo stesso si faceva anche nella giornata del Salvatore del miele; se fuori la chiesa c’era un mendicante, a questo si dava una parte del miele benedetto.

Iosif Z. Chmelevskij, Nel giardino 1917

Per gli slavi, mangiare mele prima del 19 agosto era un peccato grave. E qui chiamiamo in ballo la fiaba di magia. Ricordate che nel “regno in capo al mondo” (il nostro paradiso per intenderci) esiste un albero dove crescono le mele d’oro e dove dimorano le anime dei defunti? Ecco, i contadini che avevano perso i loro bimbi non dovevano mangiarle prima del 19 agosto, perché altrimenti nel regno in capo al mondo le loro creature non avrebbero ricevuto le mele d’oro. Per i contadini quindi il Salvatore delle mele non era tanto Gesù Cristo, quanto la personificazione del raccolto e, nel caso di questa specifica credenza, delle mele.

Le pietanze della giornata

Ovviamente, durante la festa del Salvatore delle mele, queste ultime vengono propinate in tutte le salse! Al forno, bollite, fritte e crude. Sulla tavola dei contadini andavano per la maggiore marmellata di mele, kvas alle mele e torte di mele al forno. Come abbiamo già detto nel post relativo alla festa del Salvatore del miele, siamo nel periodo del digiuno della Dormizione, che prevede l’esclusione dalla tavola di alcool, carne e cibi grassi. La tavola dei contadini quindi in questo giorno di festa era semplice e le pietanze abbastanza dietetiche.

Oggi sulla tavola dei russi nel giorno del Salvatore delle mele potete trovare anche la classica e gustosa šarlotka (torta di mele, qui la ricetta), biscottini alle mele e mousse di mele.

sharlotka

La festa del Salvatore delle mele: il significato religioso

Come dicevamo, la festa è nota anche come la festa della Trasfigurazione a cui però il popolo dava una importanza secondaria rispetto alla valenza puramente pratica, legata ai ritmi della terra. Per i contadini infatti, le feste del calendario, strettamente legate ai nomi e alla celebrazione dei santi, erano in realtà feste che seguivano i ritmi della natura e del tempo meteorologico che decideva vita e morte di una intera famiglia. Raccolto scarso significava fame e povertà per tutti…  

Oggi la reminiscenza pagana è un pretesto per portare in giro i bambini e divertirsi tra i vari stand predisposti per la vendita delle mele e dei prodotti di stagione. Molto sentita invece è la festa religiosa il cui nome si lega alla Trasfigurazione di Cristo (Преображение Господне, Preobrazenie Gospodne) raccontata nel Vangelo. L’evento celebrato si riferisce al  momento in cui Cristo sul monte Tabor si trasforma davanti ai tre discepoli Paolo, Giacomo e Giovanni, rivelando la propria natura divina.  

Giovanni Bellini, Trasfigurazione di Cristo

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