Andrej Esionov in sette chiese di Roma
“Percorsi della fede”
Andrej Esionov è in sette chiese di Roma con un corpus di opere molto suggestivo, dedicato ai misteri della fede cristiana. E’ un itinerario insolito quello che viene mostrato al visitatore, ma ricco di fascino.
Andrej Esionov è considerato un esponente del neorealismo visionario e con le sue opere invita i visitatori e i fedeli a riflettere. Lo chiamo “percorso di suggestione” quello di Esionov perché i suoi dipinti, carichi di fascino, si innestano in sette delle Basiliche più belle di Roma. Il coinvolgimento del visitatore è totale: arte antica e moderna insieme.
Vi consiglio di non perdere quest’opportunità. Non so fino a quando le sue opere saranno esposte, ma l’itinerario proposto è stato scelto con sapienza perché attraversa il cuore della città, consentendoci di ripercorrere le strade più caratteristiche di Roma e conducendoci alla scoperta di immensi tesori
Le sette chiese
Le chiese che ospitano i dipinti di Andrej Esionov sono:
– Pantheon su prenotazione il sabato e la domenica)
– Basilica Parrocchiale di San Marco Evangelista al Campidoglio
– Basilica di Sant’Andrea della Valle
– Basilica di San Lorenzo in Lucina
– Chiesa di Santa Maria in Campitelli
Io non ho avuto la possibilità di vedere tutte le opere dell’artista perché diverse chiese il sabato a ora di pranzo sono chiuse. Vi invito pertanto a informavi per tempo sugli orari in modo da non fare la mia stessa fine!
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di “ispirare” i visitatori attraverso le immense bellezze custodite in queste antiche basiliche, bellezze che, come ci mostra Esionov, sono state da sempre ispirazione anche dei più grandi artisti.
Chi è Andrej Esionov
Esionov è uno dei maggiori esponenti della corrente del neorealismo visionario post sovietico. E’ nato nel 1963 a Tasken in Usbekistan e nel 1981 si è diplomato al Collegio Repubblicano di Musica e Arte come pittore e grafico. Successivamente ha portato a termine gli studi accademici di pittura su cavalletto all’Istituto d’Arte Teatrale A.N Ostrovskij.
Esionov è membro dell’Accademia Russa delle Belle Arti ed è stato vincitore della VI edizione del Festival Internazionale d’Arte di Mosca “Tradizioni e Contemporaneità” nella categoria pittura. Di lui parlerò in modo più approfondito in alcuni post.
Basilica di Sant’Andrea della Valle
Sono entrata per caso in questa Basilica durante una delle mie tante passeggiate del fine settimana per le vie di Roma. Facevo una considerazione.
Batto ormai da mesi sempre le stesse strade del centro storico e non esiste volta che non scopra nel corso delle mie incursioni culturali sempre cose nuove, negli stessi luoghi e nei medesimi posti. Per conoscere realmente la Città Eterna ci vorrebbero due vite. E’ come se Roma escogitasse sempre un modo nuovo per essere estranea al visitatore per stupirlo così all’infinito, mantenendo intatto nei secoli il suo mistero e conservare il mito di Città Eterna.
La prima caratteristica che salta all’occhio entrando in chiesa è l’assenza di colonne che dividono lo spazio in navate. La chiesta è stata fondata nel 1524 da San Gaetano Thiene e dal vescovo Gian Pietro di Carafa con l’obiettivo di mettere a contatto il fedele con la divinità attraverso l’architettura. Ecco perché è stata concepita senza colonne e altri ostacoli che impedirebbero al pellegrino di guardare direttamente l’altare, e quindi, la presenza divina.
All’entrata è posto il quadro di Esionov, un dipinto molto bello e particolare, Il giorno del giudizio, 2012, olio su tela, che raffigura l’inferno e il giudizio divino a cui tutti siamo chiamati. Il dipinto è molto suggestivo e i colori sono spettacolari.
Vi consiglio di volgere lo sguardo verso l’altare e ammirare i tre affreschi, opere di Mattia Preti (1613-1699) tra i quali spicca quello centrale, La crocifissione di Sant’Andrea (16550). Guardate inoltre la cupola e il soffitto della navata, tesori unici!
Basilica di San Lorenzo in Lucina
Il mio percorso prosegue. Arrivo a questa splendida Basilica che ti accoglie con un Crocifisso al centro dell’altare che catalizza immediatamente la mia attenzione. Mi fermo prima davanti ai dipinti di Esionov. Ammiro a sinistra il delicato olio su tela di Buone notizie, 2022 e a destra i bellissimi acquerelli (E ancora Eva, 2015, e Mongolfiere, 2016). Ho sempre amato l’acquerello, perché dona sfumature e trasparenze uniche.
Sono inquieta, però, fremo per arrivare all’altare. Il crocifisso mi attira e quando ci sto vicino mi rendo conto che non mi sbagliavo. E’ uno spettacolare dipinto di Guido Reni. Bellissimo e potente nella sua disperazione.
Fermatevi anche ad ammirare la Cappella dell’Annunziata con il bellissimo busto del Fonseca (medico di Innocenzo X) realizzato proprio dal grande e inimitabile Bernini.
La chiesa è ricca di sepolture tra cui una che ha attirato la mia attenzione, posta proprio accanto alla Cappella dell’Annunziata. Si tratta della lapide dedicata al compositore ceco Giuseppe Misliwecek, amico di Mozart, come ricorda l’iscrizione in suo onore.
Prima di andare via e proseguire il vostro viaggio alla scoperta delle opere di Andrej Esionov nelle altre sette chiese di Roma, lanciate un lungo sguardo allo spettacolare soffitto a cassettoni.
Basilica Parrocchiale di San Marco Evangelista al Campidoglio
Non sbaglio se dico che questa Basilica non ha niente da invidiare ad un palazzo reale. I colori sono scuri rispetto all’oro abbagliante delle altre chiese che ho visitato per seguire le opere di Esionov.
Fermatevi davanti all’altere per contemplare il meraviglioso mosaico risalente al tempo di papa Gregorio IV (828-844). Cristo è raffigurato mentre benedice e mantiene in mano un libro dove si legge, in latino, “io sono la luce, io sono la vita, io sono la resurrezione”. Da notare la base su cui poggia Cristo, un piccolo piedistallo dorato che riporta le sigle secondo il passo dell’Apocalisse (1,8) “Sono io l’alfa e l’omega, dice il Signore Dio, colui che è e che era e che viene”.
Anche in questa chiesa ci sono alcune opere di Esionov, per la precisione quattro. Si tratta di acquarelli su carta, uno più significativo dell’altro perché richiamano luoghi antichi e moderni legati al culto della fede.
A chiusura, specifico che le opere di Andrej Esionov nelle sette chiese di Roma è un rinnovato assaggio di una mostra itinerante ben più ampia che è stata a Firenze, Milano e Venezia, “Realismo Visionario. Gli acquerelli di Andrey Esionov”.
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