Un simbolo della vita artistica di Roma: la Fontana degli Artisti


Via Margutta
La Fontana degli Artisti a Roma, nella piccola stradina di via Margutta, cuore pulsante dell’arte fin dagli inizi del 1600, è un’originale scultura in travertino. Se le avete dato un’occhiata solo di sfuggita, beh, direi che è il momento di ritornare ad ammirarla, perché è un’opera molto sui generis.

La Fontana degli Artisti è nata nel 1927 e ha ben 8 sorelle sparse per la città di Roma. Il capofamiglia è l’architetto Pietro Lombardi, padre di altre Fontane commissionategli dal la Soprintendenza alle Belle Arti dopo aver vinto un Concorso indetto nel 1925. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di sostituire i “nasoni” di alcuni dei 22 Rioni della città con fontane più eleganti che ne richiamassero gli antichi simboli distintivi.
Via Margutta era una viuzza pittoresca, rinomata fin dal XVII sec., dove gli artisti lavoravano e si davano appuntamento. Ancora oggi la piccola stradina è puntellata di eleganti Gallerie d’arte, ma ha perso gran parte del fascino di un tempo quando era vivacizzata da atelier, colorifici, Gallerie e botteghe d’arte. La vostra passeggiata sarà in una via silenziosa, poco frequentata, che alterna splendidi palazzi e case d’epoca a vetrate di rinomate Gallerie d’arte.
La simbologia della Fontana degli Artisti a Roma
Dopo aver scattato un selfie per immortalare la vostra scoperta, mettete da parte il cellulare e iniziate a godervi l’opera d’arte in travertino, esaminandola in ogni sua parte. Guardatela nel suo insieme e noterete subito la forma, abbastanza particolare, perché a base triangolare.
Ora partite dall’alto e iniziate a scovare gli indizi che rimandano al mondo dell’arte. In cima spicca un secchiello con diversi pennelli, poi ci sono sgabelli da artista, compassi da scultore, cavalletti e tavolozze, divertitevi a scovarli!
I due mascheroni dai quali sgorga l’acqua, manifestano due contrastanti stati d’animo: uno felice e l’altro triste, che simbolicamente richiamano lo spirito dell’artista, perennemente in bilico tra gioia e felicità, sentimenti strettamente correlati al successo o meno della sua opera d’arte!

Sul lato destro della Fontana degli Artisti noterete una piccola targa che ricorda l’ultimo restauro avvenuto nel 1998.

Se avete voglia di fare una bella, ma innanzitutto lunga, passeggiata alla ricerca delle altre sorelle della Fontana, di seguito l’elenco:
- Fontana dei Libri (Rione Sant’Eustachio)
- Fontana delle Anfore (Testaccio)
- Fontana delle Tiare e Fontane delle Palle di Cannone (S. Pietro)
- Fontana della Pigna (Rione Pigna ai piedi del Campidoglio)
- Fontana dei Monti (Rione Monti)
- Fontana della Botte (Trastevere)
- Fontana del Timone (Rione Ripa)
Chi era Pietro Lombardi
Pietro Lombardi (1894 – 1984) è stato un architetto e uno scultore romano, noto soprattutto per le sue fontane, costruite dopo aver vinto il Primo premio Nazionale per la Fontana di Monte Testaccio (1925). Dopo due anni, nel 1927, la Soprintendenza alle Belle Arti gli affidò l’incarico per altre fontane rionali. La gara era stata indetta per la sostituzione delle vecchie fontane in ghisa con fontane che richiamassero i simboli dei Rioni, legati alla storia e alle tradizioni del quartiere.
Tutte le fontane realizzate da Lombardi sono rimaste nella loro posizione originaria tranne due, non più visibili. La Fontana del Verano, infatti, fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e una delle fontane nella zona di San Pietro fu tolta nel 1937 in occasione dell’apertura della Via della Conciliazione.
Negli anni Trenta, l’artista lavorò molto in Grecia, anche se il suo nome è legato a due interventi relativamente recenti, tra cui il restauro del Ponte di Ariccia nel 1949 e la ristrutturazione dell’aeroporto di Ciampino nel 1950.
La Fontana degli Artisti a Roma è un’ottima occasione per riscoprire Via Margutta, una stradina spesso dimenticata ma ricca di fascino e di antichi richiami.

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