Le sculture di Moussa Aziz Abdayem


Sinuosità e armonia ancestrale nelle sculture in legno e rame di Moussa Aziz Abdayem
“Moussa, il segno sinuoso della bellezza” (29 aprile-18 settembre 2022)
Le sculture di Moussa Aziz Abdayem, esposte a Castelnuovo di Porto nel Palazzo Ducale, accompagnano il visitatore in un viaggio spettacolare tra opere di grande pregio. La location, bellissima, ci consente di attraversare alcune stanze del Palazzo preziosamente affrescate e panoramiche, che rendono ancor più suggestivo il percorso alla scoperta della vita e delle opere di Moussa.
I primi lavori che si presentano al visitatore sono sculture, in parte realizzate in carta pesta e in parte in rame intrecciato. Bellissime. Dagli intrecci e dalla dovizia di particolari impresse in ognuna di esse viene già fuori una prima caratteristica dell’arte di Moussa: la sua abnegazione e il suo perfezionismo.

Moussa Aziz Abdayem (1947-2020) aveva una passione fortissima e un’infinita pazienza, come ricorda la figlia, Alessia Abdayem, tra le organizzatrici della Mostra. Il Moussa adorava quello che faceva e a ogni fase creativa (la visione, l’idea, l’elaborazione, la sperimentazione, la realizzazione e il perfezionamento) dedicava un lavoro certosino. Era instancabile e perennemente entusiasta.
Sono oltre 100 le bellissime opere esposte a Palazzo Ducale. Una raccolta ricchissima che ci permette di conoscere a fondo il linguaggio del grande Maestro che ha sempre privilegiato la tecnica dell’incisione ma che negli ultimi anni ha arricchito con nuove sperimentazioni. E’ il caso delle sculture, infatti, che risalgono a due nuclei tematici fondamentali e che fanno riferimento agli anni 1970-2000. In quel periodo (specialmente tra l’inizio degli anni’70 e la fine degli anni ‘90) Moussa predilige tra i materiali di ricerca principalmente la carta pesta con la quale dà vita ad un mondo variegato. Figure spigolose si alternano a quelle animali in tutto armonico che ci riportano quasi ad un mondo primitivo che richiama alla mente antichi totem. Il bianco della carta pesta poi, associato ai movimenti fluidi di alcuni animali rappresentati, donano pace e serenità.
Le sculture in rame di Moussa Aziz Abdayem
Meravigliose sono anche le sculture in rame, dalle quali si evince la perizia nel cercare ed evidenziare il dettaglio, che si palesa al visitatore in un magistrale lavoro di ricamo. A parte i Pugili (foto di copertina, 1979) e il ciclista (1983), che colpiscono per l’armonia e la dinamicità dei soggetti raffigurati, in filo di rame sono state realizzate numerose altre opere che tematicamente si discostano leggermente da queste ultime due. Nelle prime stanze, infatti, campeggiano sculture raffiguranti maschere tribali, macchine futuristiche, divinità, alberi della vita, forme umane stilizzate e animali dal forte valore simbolico come il toro e le colombe.

Le sculture che Moussa ha realizzato alla fine della sua carriera sono prevalentemente opere lignee che si richiamano, in forme tridimensionali, a soggetti già elaborati in quegli anni e visibili nei disegni a pastello e nelle grafiche esposte. Il legno su cui posa il suo tratto gentile Moussa è quello di tiglio, di ulivo, di albicocco, di ciliegio, di pero, di caco e di faggio. Nelle sue sculture in legno ritornano quindi i simboli cosmici legati all’immagine delle primitive statuette votive. Molte di esse sono pregne di simbologia, legata prevalentemente alla forza fecondatrice del maschio che si innesta in un tutt’uno con la natura e la potenza del cosmo.
Le sculture di Moussa Aziz Abdayem sono solo una parte delle opere esposte alla mostra “Moussa, il segno sinuoso della bellezza”. Quest’ultima, infatti, è ricca di disegni e acqueforti su cui tornerò dettagliatamente nei prossimi post.
Ricordo che le sculture di Moussa Aziz Abdayem e le altre opere sono visibili fino al 18 settembre a Palazzo Ducale “Rocca Colonna” dal martedì alla domenica secondo i seguenti orari: 10,30-13:00 e 16,30-19:00. L’ingresso è gratuito.
Chi era Moussa Aziz Abdayem
Moussa Aziz Abdayem nasce in Libano nel 1947. Una prima parte degli studi li compie a Beirut, il resto, fino al diploma all’Accademia delle belle Arti, in Italia, a Roma. Nel corso della sua formazione approfondisce lo studio della tecnica incisoria a cui dedicherà i suoi maggiori sforzi e la sua ricerca.
Il 1974 è un anno di svolta perché con Michele Ciavarella fonda la stamperia “M2M” nella quale ospiterà artisti del calibro di Mirò, Pirandello, Gentilini, Fazzini, Takis, Matta, Masson e Cagli.
L’esperienza della stamperia si conclude nel 1996 ma il Maestro non si ferma e si dedica ad un’altra sua grande passione: l’insegnamento. Terrà lezioni di “Tecniche di incisione” in diverse città d’Italia fino a quando, nel 2019, decide di trasferire il suo laboratorio nella città di Castelnuovo di Porto. Moussa ha tenuto numerose mostre personali e collettive e vinto tantissimi riconoscimenti tra cui il premio Minerva nel 1972, il premio Pandosia (Cosenza,1979), Art Mogao Caves (Cina, 2019)






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