Amicizia tra Italia e Albania con “Big Bang” di Helidon Xhixha

“Big Bang” di Helidon Xhixha per non dimenticare
“Big Bang” di Helidon Xhixha è la nuova opera dell’artista italo-albanese esposta a Piazza Italia a Tirana fino al 30 novembre 2021. L’opera è un’enorme sfera in acciaio inox (480x480x480 cm) che, come tutte le opere dell’artista, riflette l’ambiente circostante in un gioco perennemente cangiante di luci, riflessi e colori.
“La scultura è un inno alla rinascita che riflette sull’inizio del tempo e dello spazio. Ricrea un’esplosione capace di sprigionare un’energia infinita e pura necessaria a rimettere in moto il nostro universo, le nostre vite. Ogni momento è un nuovo inizio” (Helidon Xhixha)
Con la sua opera, Helidon Xhixha interpreta la storica amicizia tra Italia e Albania che dura da trent’anni. Big Bang è presentato al pubblico con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Tirana e celebra il ricordo degli sbarchi di migliaia di migranti sulle coste pugliesi nel 1991. Tale ricordo è vivo nella memoria dell’artista, che in quell’anno raggiungeva la Puglia sulle stesse imbarcazioni, divenendo oggi la perfetta testimonianza dell’integrazione albanese in Italia.
“La scultura di Xhixha è il simbolo di rinascita che abbiamo scelto per la Festa dell’Italia in Albania, un invito a riappropriarci degli spazi pubblici e dei nostri spazi, della nostra storia e cultura comune, dopo le difficoltà e la solitudine cui siamo stati costretti durante la pandemia”, ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Fabrizio Bucci.
Di Helidon Xhixha ne abbiamo già parlato in occasione delle sue bellissime sculture Iceberg (2015) e The Twin Bottles (2019) presentate a Venezia, che testimoniano la perenne attenzione dell’artista ai temi dell’ambiente e alle dinamiche della società contemporanea.
Infine, dal 15 giugno al 30 novembre la Residenza d’Italia a Tirana ospiterà Unione di luce, un viaggio attraverso l’opera omnia di Xhixha, la sua arte, i materiali, e le forme scaturite dalle sue visioni tridimensionali, pensata per ripercorre la storia di un uomo che, idealmente, rappresenta quella di tutti gli albanesi accolti in Italia negli ultimi 30 anni.

Mi chiamo Francesca Amore, classe 1971, nata a Napoli e residente a Roma da quasi vent’anni. Roma ormai mi ha completamente adottata, e ricambio questo affetto scoprendola in lungo e in largo, raccontando le sue storie dimenticate e le sue bellezze che lasciano senza fiato.













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