Perchè Norwid non viene ricordato per le sue incisioni?
I disegni e le incisioni di Norwid sono un patrimonio raro, molto spesso dimenticato
Galeotta fu Firenze
Le incisioni di Norwid (1821-1883) rappresentano un piccolo corpus di composizioni preziosissimo e ancora poco noto al grande pubblico. Solitamente, infatti, Norwid viene ricordato per le sue poesie. Durante le mie ricerche ossessivo-compulsive nate dalla lettura di una poesia di Norwid tratta dal libro “Il luogo e il momento” a cura di Silvano de Fanti (che ho avuto il piacere di intervistare – potete leggere qui ), mi sono imbattuta casualmente in una riproduzione di disegni e incisioni di una bellezza straordinaria. Capite bene che non potevo non approfondire. E così mi si è aperto un mondo che voglio condividere con voi.
E’ doverosa una premessa. L’arte, in particolare il disegno, l’incisione e la pittura, era tra le passioni preferite di Norwid. Non è un caso che egli interruppe gli studi per iniziarli nuovamente in Italia, a Firenze dove, nel 1843 si iscrisse all’istituto delle belle arti. In quel periodo si appassionò particolarmente all’incisione, amava osservare i monumenti della città e leggeva con trasporto e commozione Dante. Non contento, frequentò per diversi mesi anche la bottega dell’incisore fiorentino Vincenzo della Bruna. Diciamo che fu proprio Firenze il punto di partenza, è in questa città che Norwid iniziò ad appassionarsi all’incisione.
Al periodo fiorentino appartengono due incisioni: “Santa Maria Maddalena ai piedi di Gesù” e “Il peccato originale” ispirato all’affresco di Raffaello presente nelle Stanze vaticane.
Negli anni ’50, quando tornò a Parigi, cercò di guadagnarsi da vivere con le sue incisioni. A quel periodo appartengono alcuni lavori a tema evangelico e legati al Nuovo Testamento tra cui “La preghiera di un bambino, 1855, “Cristo sulla croce, 1856 e “Annunciazione ai pastori”, 1856.
Perché si parla poco dell’arte di Norwid e in particolare delle sue incisioni? Perché secondo me Norwid era un uomo coraggioso. Aveva un modo tutto suo di concepire l’arte in generale, era fuori da ogni schema, era un “rivoluzionario” nel cuore e nella mente. E non dobbiamo meravigliarci se venne costantemente allontanato e non apprezzato dai suoi contemporanei.
Perchè C. Norwid non viene ricordato per le sue incisioni?
Perché Norwid era molto riluttante ad incidere o litografare opere di altri. Che caratteraccio!. Scherzo ovviamente, viva Dio direi!
Sono giunte fino a noi poche incisioni perché i lavori di Norwid si basavano esclusivamente sui suoi disegni; la riproduzione era un processo che non gli interessava.
Ma entriamo più nel dettaglio e analizziamo le peculiarità dei suoi lavori. Una prima caratteristica che salta agli occhi è certamente il fatto che, diversamente dai suoi disegni, nelle incisioni Norwid non faceva mai riferimento alla sua contemporaneità, cioè non riproduceva mai fatti ed eventi politici e sociali anche importanti di cui era stato testimone. Oggetto delle sue incisioni erano prevalentemente raffigurazioni legate al Nuovo Testamento e solo di rado assistiamo a qualche richiamo all’Antichità.
Inoltre, osservando con più attenzione i suoi lavori noteremo che il poeta polacco non ritraeva mai né paesaggi né personaggi. Era piuttosto incline a scegliere figure da cui sviscerare un potenziale simbolico. Questo spiega anche perché nelle sue incisioni troviamo poche figure, una al massimo due. E’ raro, infatti, trovare incisioni di Norwid in cui siano raffigurati più soggetti.
Le incisioni di Norwid sono una rarità, non solo perché si allontanano dalla tradizione tecnica incisoria in termini di soggetti raffigurati, ma anche perché erano fuori da ogni schema. Il numero di copie, infatti, era limitatissimo, a volte addirittura se ne faceva solo una.
Norwid e il successo parigino
La musica cambiò, ma neanche poi tanto, quando il cugino di Norwid gli tagliò i viveri. Il poeta polacco si trovò improvvisamente povero. Era a Parigi e doveva trovare il modo di sopravvivere. Acconsentì allora alla richiesta di un editore parigino che gli commissionò un album e che si concretizzò in Łapigrosz. Szkice obyczajowe ,un album formato da 15 tavole con oltre 50 schizzi satirici.
Dopo qualche anno Parigi iniziò ad apprezzare particolarmente le sue incisioni. La critica le considerava di alto valore tanto è che il poeta polacco riuscì a concludere, tra il 1861 e il 1865, diverse collaborazioni con tipografie ed editori ed espose addirittura in una mostra al museo di Nimes. I critici apprezzarono moltissimo i suoi lavori paragonandoli addirittura alle opere di Dürer, Leonardo da Vinci e Rembrandt.
Una delle ultime acquaforti del poeta è datata 1867 e si intitola “Il musicista inutile” (Muzyk niepotrzebny), un amaro rimprovero ai suoi contemporanei che non avevano apprezzato e intuito il suo talento nè come artista nè come poeta.
Ultimissimo lavoro è invece Dialogo dei morti (Dialog zmarłych, 1871) che ricalca i suoi dialoghi poetici con napoleone, Cesare, Byron e Raffaello.
Per concludere, diciamo che il motivo per cui abbiamo poche incisioni di Norwid, consiste prevalentemente nel fatto che il poeta polacco si allontanava completamente dagli artisti di settore del tempo. Era un artista “indipendente” cioè fuori dalle regole estetiche dominanti. Questo era un tratto caratteristico di Norwid che, sia nella poesia sia nell’arte, lo penalizzò agli occhi dei suoi contemporanei. Ma si sa, per andare contro corrente e far valere il proprio pensiero e il proprio sentire, ci vuole coraggio ed essere consapevoli di rischiare l’isolamento.
foto di copertina: disegno di Norwid da Polona.pl
Tutte le foto delle incisioni riportate sono tratte dal lavoro di Hanna Widacka, Grafika Cypriana Norwida;
Fonti:
https://www.polskieradio.pl/9/9217/Artykul/2840893,Rysunki-i-grafiki-CK-Norwida-w-Poznaniu;
Hanna Widacka, Grafika Cypriana Norwida;
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