L’Inverno di Ramona Adler di Anita Curci

L’Inverno di Ramona Adler di Anita Curci

Presentazione il 14 ottobre a Napoli presso Mondadori Book Store

Un romanzo onirico

L’Inverno di Ramona Adler di Anita Curci edito da Phoenix Publishing sarà presentato a Napoli il 14 ottobre presso Mondadori Bookstore di via Luca Giordano 73. 

L’Inverno di Ramona Adler è l’ultimo libro dell’autrice che ha al suo attivo altre due pubblicazioni (Non mi vendo – Storia di una partigiana del Petraio, edizioni Apeiron e Nina o sia la pazza per amore Kairòs edizioni).

Anita Curci è una giornalista, editor, promotrice di eventi culturali e addetto stampa, che con il suo ultimo libro si è impegnata nella realizzazione una storia molto particolare e degna di attenzione. In L’Inverno di Ramona Adler, infatti, si sondano i meandri spirituali, si indaga nella nostra coscienza. Il romanzo è frutto di un percorso dell’autrice molto intimo e personale, che parte da alcune idee e concetti, oggetto di approfondite ricerche condotte dall’autrice insieme al padre.

L’Inverno di Ramona Adler di Anita Curci è un atipico romanzo d’amore in cui a governare le vicende dei personaggi sono la magia, l’esoterismo e il sogno.

La società mondiale ha bisogno di un cambiamento radicale, un cambiamento che deve partire necessariamente da uno stravolgimento interiore rispetto alle attuali logiche che governano il nostro essere.

Sinossi

La protagonista del romanzo è una donna, direttrice di una casa editrice napoletana (Ramona Adler), che si innamora perdutamente di un uomo che in sogno diventa un orribile capro. Questa visione ha origini molto lontane e si ricollega alle vite precedenti dei due personaggi. Entrambi, infatti, erano spiriti di luce destinati a risvegliare l’umanità dall’ignoranza spirituale e dal sonno della coscienza. Entrambi, però, rinunciarono alla loro missione scegliendo l’amore terreno. Lungo decine di vite si sono amati, dimenticandolo.

Ho avuto il piacere di parlarvi di Anita Curci, già in occasione del recente “Ricomincio dai libri”, la fortunata Fiera del libro di Napoli. Nel corso di quella intervista avevo chiesto alla scrittrice alcune impressioni sul mondo delle fiere e in particolare su quella di Napoli. Con l’intervista di oggi, invece, mi sono voluta concentrare proprio sul suo ultimo romanzo che, come vi accennavo, vuole essere veicolo di un messaggio ben preciso, un messaggio che stimoli alla ricerca della verità attraverso la riscoperta interiore. 

L’Inverno di Ramona Adler di Anita Curci

Magia, esoterismo e sogno sono tre ingredienti fondamentali che caratterizzano il suo romanzo. Napoli e la sua storia sono un bacino inesauribile da cui attingere. Ha mai pensato di ambientare i suoi lavori fuori dal contesto partenopeo?  

Nella mia vita ho scritto moltissimo e in tenera età. Eppure, mai una volta ho immaginato scenari diversi da quelli in cui vivevo. Poiché ne traevo spunto e ispirazione. Napoli, è vero, rappresenta una fonte inesauribile a cui attingere l’infinito. Si potrebbero riempire tonnellate di pagine. Sarà anche per questo che non sono riuscita mai a distaccarmene. Però, fondamentalmente rimane la necessità di guardare lontano, sondare altri territori e culture, per non rimanere a consumarsi nelle radici che, seppure preziose e inestimabili, rischiano di impaludarci. In questo romanzo i personaggi si orientano in strade, vicoli e piazze partenopee affrescati con una pennellata sbrigativa ma non sciatta, mi permetto di precisare. Poiché il vero protagonista è il germe che pianto nella zolla della ricerca interiore e spirituale. 

Il libro a prima vista potrebbe sembrare una languida e struggente storia d’amore, ma chi ha profondità inconsce da sfamare troverà l’alimento che cerca. Gli antichi insegnamenti riservati un tempo a prescelti, oggi devono essere rivelati con modalità di facile apprendimento. Avevo bisogno di un espediente per accennare a quegli argomenti in maniera elementare ed efficace. Poiché sono certa che oggi di questo l’umanità ha bisogno. Non so se ci sono riuscita. Posso dire di averci, almeno, provato.

In L’Inverno di Ramona Adler i due protagonisti erano, in un’altra vita, spiriti di luce. Lei che ama la storia e costruisce i suoi romanzi traendo ispirazione da questa, come mai ha scelto di staccarsi dal genere storico e orientarsi verso quello esoterico? c’è stata qualche lettura che l’ha ispirata?

Ripeto, al punto in cui è ridotta l’umanità, temo sia inevitabile una energica sterzata. Non servono precetti materialistici, capitalistici e strategie sul piano umano, ma un sano cambiamento interiore a livello globale. La via verso il miglioramento può soltanto essere imbroccata attraverso la spiritualità. Ho scritto romanzi storici, libri su tragedie personali, disagi sociali, racconti di abusi e di denunce… ho spaziato su tematiche varie. Ma mi sono accorta che nulla serve più davvero come può servire l’apertura verso altri cieli. 

Si pubblicano maree di volumi. Io avevo sete di verità superiori. Ho scritto innanzitutto per me. E poi ho promesso a papà, perso a gennaio scorso, che avrei d’ora in poi portato avanti la sua ricerca. Da lui, ricercatore antico e imperterrito, sono stata indottrinata negli anni su questi argomenti. Abbiamo letto, studiato, meditato, sperimentato… e ora voglio condividere la mia esperienza e la sua. Se sarà di conforto almeno ad uno dei miei lettori, sentirò di aver contribuito al cambiamento. Anche solo con un granello di sabbia. C’è tanto lavoro da fare e, come dice il monaco nel romanzo, “è tempo di separare la pula dal grano”. Per citare Ermete Trismegisto.

Nel romanzo si parla di “ignoranza spirituale” e “risveglio dal sonno della coscienza”. C’è un messaggio che lancia ai lettori con il suo libro? Qualcosa su cui riflettere oppure che è legato ad un suo particolare sentire e che vuole condividere con il pubblico? 

Il sonno della coscienza riguarda l’attaccamento alla materia. Più ci si identifica nella carne, più difficile sarà vedere con gli occhi della divinità che risiede in ognuno di noi. Comunque, nel romanzo,  che è il primo di una quadrilogia edita dalla napoletana Phoenix Publishing, questo concetto è spiegato in modo chiaro. Chi vuol posare i piedi nudi sulla spiaggia dell’immenso sapere, è ancora in tempo per farlo. Serve tanta volontà. Poiché anche in quest’ambito nessuno regala niente se non lo hai davvero desiderato e sudato con lavoro e sacrificio.

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