24 Mar 2023

Le muse silenti di Gianfranco Meggiato

Un abbraccio corale, opere simboliche che suggeriscono libertà e comunione di anime. Sono questi i messaggi delle Le muse silenti di Gianfranco Meggiato

Messaggi di pace e comunione tra diversità

Le muse silenti di Gianfranco Meggiato (1963) sono in mostra per l’ultimo giorno alla Galleria Mucciaccia di Roma. Siete ancora in tempo per ammirare opere di grande raffinatezza, eleganti e dal grande valore simbolico.

L’artista veneziano ha voluto realizzare lavori che trasferiscono l’idea di un abbraccio che accoglie le diversità. Le sculture di Meggiato presenti in Galleria sono una selezione delle opere dell’artista, tra cui “L’incontro” , scultura simbolo di pace, che è stata inaugurata il 24 febbraio a Piazza Cavour a Roma.

La data non è casuale, come non lo è la struttura dell’opera. Il 24 febbraio 2022 scoppiava la guerra in Ucraina e l’artista ha voluto simbolicamente ripercorrere quel tragico inizio, proiettando la sua opera nel futuro, un futuro dove “accoglienza” è la parola d’ordine. Le sue sfere traforate, composte da fregi eleganti e riflettenti, simboleggiano un abbraccio corale che abbatte le barriere e le trincee per accogliere in un tutt’uno, un auspicio al ricongiungimento tra i popoli e la conquista della libertà.

Le sculture di Meggiato sembrano quasi ipnotiche. Attirano lo sguardo del visitatore che, curioso, sbircia nei labirinti interni delle opere che rappresentano anche il viaggio tortuoso dell’uomo nella propria interiorità. E’ interessante notare che l’artista con le sue opere ha introdotto un nuovo concetto, quello di “introscultura”, che implica uno sguardo dello spettatore all’interno dell’opera nel vero senso della parola quindi, e non solo alla sua superficie esterna.

Le muse silenti di Gianfranco Meggiato

Tutte le opere presenti in Galleria sono state realizzate in fusione in bronzo a cera persa, un processo di lavorazione che l’artista veneziano affronta con una serie di pensieri a corredo delle opere esposte.

E proprio il concetto di libertà è alla base dell’opera di Meggiato. Per l’artista veneziano in concetto di libertà non riguarda solo i popoli e la nostra interiorità ma anche il processo creativo. Per Meggiato, infatti, nessuna delle sua opera è concepita razionalmente nella sua struttura. Il processo creativo iniziale è libero da aspetti progettuali già ideati. La parte razionale sopraggiunge dopo, quasi nella fase finale per dare spazio proprio alla parte più istintiva e libera dell’essere umano.

“A differenza della maggior parte degli scultori nel mio lavoro non parto da disegni iniziali o bozzetti, ma inizio subito a combattere subito direttamente dalla cera nel tentativo di materializzare l’idea dell’opera a mano a mano che affiora nella mente. Il mio è un viaggio nell’inesplorato, verso l’ignoto, in una foresta oscura e intricata, come sono spesso i labirinti neri e tortuosi delle mie sculture, ma ecco che si apre una radura ed allora l’opera trova il suo verso e il suo punto d’arrivo”

In ogni scultura di Meggiato è presente un nucleo, una piccola sfera che, nell’intenzione dell’artista, rappresenta metaforicamente la nostra parte più recondita, la cui sezione riflettente rispecchia i labirinti dell’animo umano, quei momenti complicati della vita che sono quelli più importanti secondo Meggiato, perchè “spesso sono proprio le crisi che ci possono spingere ad acquisire consapevolezza”

“La genesi del Tutto è il punto di partenza della mia ricerca plastica, rimanda al microcosmo, alla nscita delle prime forme di vita e alla formazione dell’energia primordiale. Certe mie opere, specialmente le sfere, sembrano nuclei biologici pulsanti o composizioni molecolari ruotanti nello spazio. Nei miei lavori il vuoto è importante come il pieno, in quanto le cose che valgono di più sono quelle intangibili.