Le lacche russe di Fedoskino: un gioiello dell’artigianato russo

Una tradizione artigianale che risale al ‘700
Non solo scatolette
Le lacche russe di Fedoskino sono un vero e proprio gioiello dell’artigianato russo. Ho avuto il piacere di vederne alcune a Roma, alla Galleria Antiquario Carlo Maria Biagiarelli, che oltre a preziosissime icone russe e diversi oggetti di antiquariato, ha anche una vetrina dedicata alle lacche. Immaginatevi la mia gioia quando tra tutte le scatoline ne ho vista una con la foto del mio profilo FB, “La sconosciuta” di Kramskoj! Ero pronta all’acquisto, ma il prezzo era inaccessibile per le mie tasche…che peccato!
In realtà non era solo Fedoskino il centro più rinomato per la produzione delle lacche russe, ce ne erano altre tre: Palech, Mstjora, Choluj. Tutte le lacche russe si distinguono per la raffinatezza dei soggetti e dei paesaggi ritratti e per la brillantezza dei colori. I temi sono quasi tutti legati al folklore russo, a momenti di vita quotidiana o ad atmosfere che richiamano le antiche fiabe russe e gli eroi del folklore popolare.
Oggi vi parlerò delle lacche russe di Fedoskino, dei suoi artisti, delle caratteristiche ornamentali e dei soggetti scelti dai pittori per abbellire scatolette, portasigarette, bastoni, porta occhiali etc..

I soggetti delle lacche russe di Fedoskino
I soggetti e i temi preferiti dai pittori miniaturisti erano legati alla vita popolare. Si prediligevano le trojke, soggetti storici e momenti intimi di vita familiare (allegre cavalcate, balli di gruppo, riunioni davanti al samovar, paesaggi della Russia centrale). Gli oggetti su cui si realizzavano le lacche russe di Fedoskino erano i più disparati (cofanetti, spille, agendine, portaoggetti etc..); pensate che le liste della fabbrica ne contavano fino a 160!
La caratteristica più evidente delle lacche russe dei maestri di Fedoskino era l’effetto decorativo dato dal fondo nero in lacca su cui spiccavano le figure colorate. Tra i suoi artisti ricordiamo M. Čižov che amava riportare scene di vita familiare e temi di carattere storico. Uno dei suoi dipinti che ancora oggi è riprodotto in diverse varianti è la “Festa dell’inverno a Fedoskino”.
Diversi invece sono i soggetti di altri due artisti, S.Rogatov e I. Strachov, che prediligevano maggiormente atmosfere quasi bucoliche, con paesaggi, campi e boschetti di betulle. V.Lipičkij e M.Pašinin invece amavano la ritrattistica e le loro miniature sono rinomate in tutto il mondo perché riportano temi tratti dalle favole russe ed eroi del folklore popolare.
La fabbrica delle lacche russe di Fedoskino
Ma quando è iniziato tutto? Siamo nel 1798 quando il mercante moscovita Pjotr Korobov fondò in un piccolo villaggio nei pressi di Mosca una fabbrica per la produzione di cartapesta (Fedoskino è il nome dell’attuale villaggio Danilkovo). Durante un soggiorno in Germania era rimasto letteralmente folgorato da come i tedeschi ricavavano oggetti laccati dalla cartapesta. Tornato in patria, poichè lo contraddistingueva un forte spirito imprenditoriale, decise di mettere su una fabbrica di cartapesta per la produzione di berretti laccati per i militari. Successivamente si orientò alla produzione di tabacchiere con incisioni a stampa ricoperte poi di lacca. La svolta si ebbe in seguito, nel XIX sec. quando iniziarono a dipingere i coperchi con i colori a olio.

Dopo la sua morte la fabbrica passò al genero Lukutin, che mantenne attiva la produzione per più di 80 anni! Le sue produzioni si distinguevano per il marchio di fabbrica, lo stemma di stato e le iniziali del pittore.
Le lacche russe erano ormai rinomate dentro e fuori la Russia. Deliziose scatoline porta tè, astucci per sigarette e necessaires abbellivano le tavole e le scrivanie di mezza Europa. Dopo la morte di Lukutin, però,nessuno continuò il mestiere di famiglia e la fabbrica chiuse nel 1904.
Successivamente, nel 1910, un gruppetto di ex lavoratori della fabbrica decise di organizzarsi una cooperativa per continuare a lavorare. L’attività si protrasse fino al 1916.
Nei primi anni del potere sovietico la produzione si interruppe quasi completamente, ma i miniaturisti continuarono a lavorare, barattando le lacche con il sale e la farina. Un altro periodo difficilissimo per la cooperativa fu anche la Seconda guerra mondiale, perché Fedoskino fu bombardata e l’attività della cooperativa definitivamente interrotta.
Tutto si rianimò nel 1960, quando la cooperativa venne trasformata in fabbrica nella quale iniziarono a lavorare gli allievi della scuola di miniatura a lacca di Fedoskino.
I procedimenti per la produzione delle lacche russe sono numerosi e molto articolati, ma si conservano da generazioni, mantenendo le antiche tradizione artigianali. Ogni centro di produzione (Palech, Mstjora, Choluj) resta fedele agli antichi metodi, ma col tempo ha sviluppato caratteri unici non solo nella scelta dei materiali, ma anche nei soggetti raffigurati e nelle tecniche dei disegni.
Foto di copertina: M. Čižov_Festa dell’inverno a Fedoskino_1968
Fonte e tutte le foto: MARGARITA ALBEDIL, Le lacche russe, ed jarkij gorod, San Pietroburgo, 2007
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Mi chiamo Francesca Amore, classe 1971, nata a Napoli e residente a Roma da quasi vent’anni. Roma ormai mi ha completamente adottata, e ricambio questo affetto scoprendola in lungo e in largo, raccontando le sue storie dimenticate e le sue bellezze che lasciano senza fiato.








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