Il Merlo e il Corvo di Federico Foria

Il Merlo e il Corvo di Federico Foria

Avete mai sentito parlare del Corvo Funereo e del Merlo Sognatore? Alcune leggende parlano di presagi di sventure, altre no.  E poi questi uccelli appaiono solo nella vallata di Foce di Quinsia…

Non è una questione di “genere”

Il Merlo e il Corvo di Federico Foria edito da Elison Publishing non è un Thriller, non è un giallo né un horror, non è un fantasy e neanche un paranormal romance. Il Merlo e il Corvo, a mio avviso, è un insieme di tutti questi generi. Non storcete il naso, non è una forzatura. Se voi, come me, ritenete che i confini delle categorie legate ai generi letterari non debbano essere rigorosamente marcati, vi ritroverete in quello che sto dicendo, leggendo Il Merlo e il Corvo di Federico Foria.

Il ritmo del racconto è veloce e incalzante per tutto il romanzo. L’adagio iniziale prepara agli eventi che caratterizzano il giallo, per poi sconfinare in misteriosi uccisioni condite di leggende e mistero, fino all’exploit del paranormale. E la cosa interessante è che nessuno di questi ingredienti disturba il palato, anzi. L’originalità, la creatività e la capacità nel dosarli rende il romanzo accattivante e interessante. Oltre 300 pagine che non stancano, proprio perché Federico Foria è stato in grado di mantenere sempre il lettore sul filo del rasoio, senza mai utilizzare cliché o essere banale nel creare momenti di forte suspense.

Ispirazione e ricerca

Da non sottovalutare, inoltre, le innumerevoli fonti di ispirazione che ben studiate ed elaborate hanno dato vita ad un racconto visionario.  Mi riferisco alle ricerche sulla storia delle fabbriche di grafite, ai videogiochi, ai luoghi di ispirazione (le vallate visitate) e agli spunti ricevuti da amici e parenti. Faccio questa premessa perché, tra i tanti libri di scrittori emergenti che sto recensendo, in pochi ho trovato il desiderio di realizzare qualcosa di completamente nuovo. Molti hanno usato modi magnifici per sviscerare argomenti triti e ritriti e lo hanno fatto sicuramente in modo originale, ma Federico Foria mi è piaciuto perché è stato davvero originale e meticoloso nel creare una storia nuova, nel dare spessore ai personaggi, ma innanzitutto al contesto, ossia all’ambientazione.

E mi soffermo su questo punto, perché spesso l’ambientazione viene relegata ad elemento essenziale del romanzo, da caratterizzare sì correttamente, ma a cui difficilmente si dà il ruolo di protagonista. Io per lo meno ho vissuto Foce di Quinsia come la vera protagonista del romanzo a cui Alfredo ha dato voce con le sue azioni e le sue relazioni.

Critiche? Nessuna, a parte, lo confesso, l’ aver saltato a pie’ pari qualche chat, che forse, a mio avviso, si poteva alleggerire con qualche taglio netto.  Immagino vi siate stancati delle mie riflessioni e quindi, senza spoilerare, cerco di farvi incuriosire con una breve introduzione alla storia de Il Merlo e il Corvo di Federico Foria.

Il Merlo e il Corvo di Federico Foria

Un lavoro facile facile

Tutto inizia nell’agenzia investigativa di famiglia No Panic. Il protagonista, Alfredo, ha 23 anni, studia all’università, ha perso la madre e vive con il padre. In agenzia arriva, da un misterioso committente, un lavoro all’apparenza facile . Si tratta di cercare due persone, l’amante del committente, la signora Matilde, e la figlia di questa, Magda, della stessa età del nostro protagonista. Fin da subito è evidente che tra i due ci sarà un legame che andrà ben oltre il rapporto di lavoro, croce e delizia, di un’esperienza  che segnerà la vita di Alfredo. Il lavoro di ricerca porterà Alfredo e il padre Giancarlo in un paesino sperduto dell’Italia del nord, in mezzo ad una vallata cupa e misteriosa, Foce di Quinsia.

Un tragico evento, l’esplosione accidentale della fabbrica di grafite avvenuta diversi anni prima mette in ginocchio il paesino. Muoiono tantissime persone, le famiglie si distruggono e l’economia di Foce di Quinsia, che gravitava attorno alla fabbrica, entra in affanno. Ma c’è dell’altro.

La fabbrica

Di quella fabbrica nessuno vuole parlare e Alfredo presto inizia a capire perché. Un mistero terribile avvolge la vallata, segnata dall’apparizione costante di due tipi di uccelli neri unici, Il Corvo Funereo e il Merlo Sognatore. Entrambi gli uccelli incarnano (e portano) messaggi universali: l’odio e il rimorso il Corvo Funereo, verità e giustizia il Merlo Sognatore. Queste due specie, però, sono apparse solo dopo l’incendio della fabbrica. Una di queste, il Merlo Sognatore apparirà ad Alfredo in più occasioni, figurandogli a poco a poco il suo destino, fino a quando il giovane non incontrerà LEI, la vecchia che tutto sa e vuole, micidiale motore della non-vita della vallata. Il mistero della fabbrica inizia piano piano a venire a galla nelle ricerche e nelle intuizioni di Alfredo, che con l’aiuto dell’ormai inseparabile Magda, scopre una verità allucinante che gli segnerà per sempre la vita.  

Federico Foria è un autore esordiente e Il Merlo e il Corvo è il suo primo romanzo. Se avete voglia di approfondire di più, leggete l’intervista che l’autore ci ha concesso qualche tempo fa e nella quale troverete altre curiosità su di lui e sul suo libro.  

Se il post ti è piaciuto, metti “mi piace” sulla mia pagina facebook o “like” su questo articolo. Grazie!

1 Comment

  • Lorenzo.V

    Concordo, accattivante e tanto carattere!

    Gennaio 26, 2021 - 10:15 am

Leave A Comment

You must be logged in to post a comment.

Translate »