Il 3 gennaio nasce la Matrioska


Un oggetto simbolico
Il 3 gennaio nasce la Matrioska anche se, in realtà, nessuno sa esattamente quando sia stata inventa. C’è chi dice il 24 ottobre, chi il 27 agosto, l’11 giugno e il 3 gennaio.
Dal momento che il 3 gennaio è arrivato, ho deciso che sarebbe stato carino e di buon auspicio parlare a inizio anno di una cultura amatissima, oggi sotto i riflettori internazionali e su cui si catalizzano tutte le nostre speranze per un futuro di pace e giustizia.
La Matrioska non è solo un souvenir, è il simbolo di un popolo e anche un interessante giocattolo educativo per i bambini. Nelle scuole materne, infatti, viene usato per aiutare i bimbi a sviluppare le proprie capacità motorie; è un ottimo esercizio non solo per le dita ma anche per aguzzare l’ingegno e migliorare le proprie abilità. Il bambino, infatti, è stimolato a intuire quali pezzi chiudono le bamboline giuste e come terminare il “gioco”.

A parte questa piccola digressione, la Matrioska è una presenza fissa nelle scuole russe perché, come dicevo, è un simbolo della Russia al pari dell’orso, della balalaika, del samovar, del caviale e di tanti altri oggetti che fanno parte della cultura popolare e contadina.
Il 3 gennaio nasce davvero la Matrioska?
Convenzione vuole che il giorno più in voga per ricordare la Matrioska sia il 24 ottobre del 1900, perché fu il giorno in cui all’Esposizione Mondiale di Parigi i visitatori videro per la prima volta l’ insolito giocattolo che, peraltro, vinse il Primo premio! . La piccola statuetta di legno rappresentava una donna contadina rubiconda (una matrona, da qui il termine matrioska) con un gallo sotto il braccio. Il giocattolo si apriva e al suo interno uscivano, una dentro l’altra, altre piccole bamboline.

Ma cosa rappresenta la Matrioska? Questo iconico oggetto simboleggia la figura materna, la sua generosità e, in generale, la fertilità; invece, le cinque bamboline al suo interno, rappresentano in ordine: una madre, una ragazza, un ragazzo, una bambina e un neonato, stretto nelle fasce alla maniera russa, ad indicare le diverse fasi della vita. Ancora più in generale, quindi, possiamo certamente affermare che la Matrioska simboleggi, nel suo complesso, l‘intera famiglia. E non è un caso, infatti, che venga spesso regalata ai giovani sposi come buon augurio.
L’inventore della Matrioska
L’ideatore della bambola russa si chiamava Sergej Maljutin, un artigiano che lavorava a Talaškino, un distretto della città di Smolenesk, noto perché, proprio qui la principessa Maria Teniševa creò una colonia artistica, particolarmente rinomata.
Quando nel 1891 Maljutin creò la prima matrioska, lavorava in un laboratorio di Mosca specializzato in giocattoli. In realtà, Maljutin la dipinse e Vasilij Zvezdockin le diede forma, lavorando un pezzo di legno di tiglio.
Al contrario della credenza comune, questo iconico giocattolo non affonda le proprie radici nella cultura popolare russa.
La bambola, infatti, nacque su richiesta di Savva Mamontov, un grande mecenate russo e promotore del famoso circolo culturale Abramcevo. L’imprenditore russo chiese la realizzazione della versione russa di una bambola giapponese che lo aveva particolarmente colpito e che al suo interno conteneva altre quattro figure (per inciso, i giapponesi, a loro volta, sostenevano che la prima di quelle figure fosse nata dall’idea di un monaco russo!) .

La trovata della bambola popolare russa doveva partire da una piccola botte e ritrarre diversi aspetti della vita rurale in ogni piccola bambolina.
Il modello diventò popolarissimo in breve tempo. A fine Novecento si producevano milioni di piccole bambole e proprio all’epoca si diffuse il falso mito che la Matioska fosse un giocattolo tipicamente russo.
Sergej Maljutin, era un profondo conoscitore della cultura popolare e dipinse le matrioske ispirandosi all’abbigliamento tradizionale russo delle donne, caratterizzato da colori vivaci, dal tipico fazzoletto annodato al collo e dall’immancabile grembiule rosso!
Per tutti i gusti
E’ inutile dire che con il passar del tempo le matrioske hanno iniziato a trasformarsi e a simboleggiare diversi periodi storici o ricordare personaggi illustri. Faccio solo un paio di esempi per rendere l’idea. Nel centenario della nascita di Gogol’, ad esempio, apparvero ovunque matrioske con la forma di Taras Bulba o dell’Ispettore generale. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, invece, la matrioska raggiunse il record di 42 bamboline per simboleggiare gli anni del potere sovietico. A tal proposito, però, va detto, che il record è stato raggiunto negli Stati Uniti nel 2023, quando la tipica bambolina russa è arrivata a contenere ben 51 pezzi!
Fonti:
ORLANDO FIGES, La danza di Nataša, storia della cultura russa (XVIII-XX secolo), ed, Piccola Biblioteca Einaudi Soria, 2002
https://histrf.ru/read/articles/den-rozhdeniya-matreshki-kak-yarkaya-kukla-stala-simvolom-rossii
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