Straniero? ubriaco? giocatore? Il diavolo nel folklore russo!

I mille volti e le trasformazioni del diavolo nelle fiabe russe di magia e non solo…
Perché uno straniero
Il diavolo nel folklore russo, è spesso rappresentato come uno straniero, che vaga circospetto tra cristiani indifesi in cerca di un’anima da traviare. Perché poi proprio uno straniero?
Partiamo da un presupposto: per l’antico popolo russo, l’unica religione vera e giusta era quella ortodossa. Va da sé, che tutte le altre religioni erano ritenute false, e tutto ciò che non era ortodosso aveva una connotazione negativa. Il diavolo quindi poteva essere tranquillamente uno straniero!
Se partiamo da tempi lontanissimi, ne troviamo un esempio nella Cronaca dei tempi passati (Povest’ vremennych let), un’opera cara ad ogni russo che narra l’origine della terra e del popolo Russo dall’XI all’inizio del XII sec. E proprio nella cronaca un chiaroveggente racconta di aver visto il maligno con le sembianze di uno straniero:
Esempi nella letteratura
“E vi era un altro vecchio, a nome Matvej: era chiaroveggente. Una volta mentre stava in chiesa al suo posto, levò gli occhi suoi, volse lo sguardo sui fratelli che stavano cantando disposti su due file nel coro, e vide un demone che girava sotto le sembianze di un polacco, avvolto in un mantello, alla cui falda portava un fiore, il lepok. Il diavolo passando fra i fedeli, si toglieva il fiore dal petto e lo gettava su qualcuno di loro: se il fiore si attaccava ad un fratello che stava cantando, costui rimaneva per un po’ con i pensieri offuscati, e con un pretesto usciva dalla chiesa, andava in cella e si addormentava, e non ritornava in chiesa fino al termine della funzione; se lo gettava su di un altro e il fiore non si attaccava a costui, questi continuava a cantare fino al termine dei canti del mattino, e allora (solo) andava nella sua cella. Il vecchio si accorse di ciò e lo comunicò ai suoi fratelli”[1].
Con un bel balzo in avanti, vi voglio ricordare ad esempio quanto riporta anche Gogol’ nelle sue Veglie alla fattoria presso Dikan’ka. Gogol’ si era particolarmente appassionato alle leggende, ai canti e alle storie della natia Mirgorod in Ucraina, e spesso nei suoi racconti il diavolo ha le sembianze di uno straniero o è vestito come tale.
E il Maestro e Margherita? Vi ricordate chi è Voland/Satana? Un professore straniero, esperto di magia nera! Sono sicura che se provate a fare mente locale, ne troverete molti altri!.

Il diavolo nel folklore russo è anche un giocatore e un ubriacone
Eh sì, la fantasia popolare infatti oltre ad attribuire al Maligno la facoltà di trasformarsi in animali e oggetti per trarre in inganno l’uomo, iniziò ad affibbiargli anche alcuni comportamenti lascivi propri degli uomini. Come gli esseri umani, anche gli spiriti demoniaci hanno i loro riti e le usanze: amano ubriacarsi e banchettare in compagnia! Durante i banchetti allestiti in prossimità di un incrocio (luogo impuro per eccellenza) per celebrare una particolare vittoria sul genere umano, i diavoli si ubriacano, fumano e…giocano a carte!
E’ una passione irrefrenabile quella del gioco. L’uomo lo sa, e quando può ne approfitta. Nella fiaba di Afanas’ev Il soldato disertore e il diavolo (154), un soldato viene a sapere che lo zar ha una figlia posseduta dal demonio e cerca di liberarla. Per adescare il diavolo si fa procurare tutto ciò di cui gli spiriti maligni vanno ghiotti: noci, vodka e un mazzo di carte. Alla vista della vodka e delle carte il diavolo si precipita sul soldato per mangiare e bere con lui e si dimentica completamente della principessa. Con un inganno, poi, il soldato riesce a liberarsi definitivamente del Maligno e a salvare la principessa. Buffi questi diavoli, no?
[1] Povest’ vremennych let (Racconto dei tempi passati, Cronaca russa del secolo XII, tr. I.P. Sbriziolo, Torino,1971, pag. 108).

Mi chiamo Francesca Amore, classe 1971, nata a Napoli e residente a Roma da quasi vent’anni. Roma ormai mi ha completamente adottata, e ricambio questo affetto scoprendola in lungo e in largo, raccontando le sue storie dimenticate e le sue bellezze che lasciano senza fiato.









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