“Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi diAugello e Messina


Le radici culturali del fenomeno
“Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi di Augello e Messina edito da Armando Editore è un saggio interessantissimo, un’indagine multidisciplinare che offre al lettore diversi punti di vista per riflessioni approfondite, necessarie oggi più che mai.
Gli autori hanno realizzato un testo scorrevole, alla portata di tutti che parte da un excursus storico sulla violenza contro le donne e si conclude con alcune microstorie da non dimenticare.
Il saggio è molto accattivante perché affronta il tema della violenza di genere dal punto di vista giuridico, sociologico, psicologico e storico con riflessioni costruttivamente critiche che hanno anche l’obiettivo di stimolare la ricerca di un preciso dibattito sul fenomeno.
L’omicidio rappresenta la prima causa di morte delle donne, tanto in Europa quanto nel resto del mondo. E questo, per il solo fatto che le donne sono donne, conseguenza della natura estrinseca dell’uomo, come sosteneva Freud, di essere incapace di interiorizzare la propria aggressività.

Nel saggio si riportano moltissimi dati frutto di analisi e statistiche che ci permettono meglio di contestualizzare il fenomeno della violenza di genere, tuttavia, come si ribadisce spesso nel testo, ci sono ancora pochi dati ufficiali, ahimè, per effettuare delle stime realistiche. I numeri sono sottostimati, perché troppo spesso le donne non denunciano.
In “Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi di Augello e Messina, gli autori affrontano anche il baby femminicidio con una parentesi sull’atteggiamento psicologico della vittima e del “baby” reo maschio, sul contesto amicale e sull’uso di sostanze stupefacenti.
Ampio spazio è dato anche alle radici culturali del fenomeno. Gli autori, infatti, esaminano le dinamiche culturali che alimentano la violenza di genere, cercando di scavare nelle nostre radici per comprendere meglio il problema. Particolarmente interessante è il paradosso nell’ambito della violenza domestica e della posizione della Chiesa cattolica che nel manifesto del 1960 elenca la magnificenza dei 17 doveri delle spose:

“Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi di Augello e Messina
Un pregio del libro è certamente la divisione in paragrafi con macro-argomenti che consentono anche una lettura parziale del testo senza mai perdere il senso di unità e coerenza della riflessione e dell’analisi.
Un capitolo che ho apprezzato particolarmente è quello dedicato ai diversi tipi di violenza, non solo fisica. A tal proposito, infatti, al giorno d’oggi, non dovrebbe essere affatto sottovalutata, tra i modi con cui si opera la violenza di genere, la questione economica. Per una donna è fondamentale esser autonoma, perché proprio attraverso le ristrettezze economiche si compie una forma di violenza che non è fisica ma è altrettanto grave come quella psicologica. La violenza economica consiste nella privazione /o controllo del salario, del patrimonio della donna, del controllo delle spese personali, della mancata corresponsione del denaro per piccole spese così come dell’assegno di mantenimento o di quello del figlio. E ‘importante riflettere sul dato ISTAT secondo cui l’occupazione femminile in Italia è al 49%, il che vuol dire che il 51% della popolazione femminile dipende da altri. Questo crea inevitabilmente un laccio mortale che può essere, in una relazione di coppia tossica, motivo di violenza psicologica e di isolamento dal contesto sociale.
Quanto mai attuale anche la sezione del libro che affronta il fenomeno del Femminicidio legato alla realtà virtuale, dello stalking ma anche degli effetti che ha avuto il lockdown, con particolare attenzione al femminicidio commesso da giovani.

Anche se pensiamo che la violenza di genere sia un fatto particolarmente allarmante solo in Italia, ci sbagliamo. Dati ISTAT (2020 – 2022) ricordano che tra i 27 stati dell’unione europea solo Polonia, Grecia, Slovenia e Paesi Bassi hanno registrato un tasso di femminicidio inferiore a quello italiano, mentre la Spagna presenta cifre simili. Negli altri paesi i numeri del femminicidio continuano a essere motivo di preoccupazione. Si tratta di dati indicativi della gravità del problema in tutta Europa.
Infine, In “Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi di Augello e Messina si sottolinea anche come, nonostante ci sia una forte sensibilizzazione sul tema, non si sia registrato un parallelo decremento del fenomeno. Anzi, da giornalista, sottolineo che molti media tendono a “bombardare” lo spettatore con notizie di stupri e femminicidi, creando a mio avviso, paradossalmente, una controtendenza rispetto all’obiettivo virtuoso, alimentando forme di emulazione e percezioni distorte della realtà.
“Crisalide” è una lettura consigliatissima per riflettere e documentarsi su dati decisamente allarmanti. Per ulteriori approfondimenti sulle tematiche del libro, consiglio di leggere anche l’intervista a Francesco Augello e Teresa Messina.
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