Lo scultore italiano Pietro Canonica celebra la Russia degli zar


La Casa Museo di Pietro Canonica, nel cuore di Villa Borghese, raccoglie una splendida raccolta di opere dedicata dallo scultore italiano alla Russia degli zar
Pietro Canonica celebra la Russia degli zar
Pietro Canonica (1869-1959) celebra la Russia degli zar in una delle più belle mostre permanenti di Roma. Pietro Canonica è stato uno scultore italiano molto in voga nei primi del Novecento. Si affermò nell’alta aristocrazia, e tutte le corti d’Europa facevano a gara per commissionargli opere di grande pregio e valore estetico.
Da Buckingham Palace alla corte degli Zar, tutti cercavano di assicurarsi il ritratto in marmo che svelasse al mondo la propria interiorità. Sì, perché i marmi di Pietro Canonica hanno il grandissimo pregio di scrutare nell’anima dei personaggi ritratti. I volti rappresentati sembrano parlare, pensare, esternare a chi guarda i tormenti interiori, i dubbi che li affliggono, la fierezza del proprio ruolo.

Alla Casa Museo di Pietro Canonica, nella Sala II, la sala russa, ci sono opere celebrative, che lo scultore italiano aveva realizzato per la famiglia imperiale russa in epoca prerivoluzionaria.
Il nostro scultore era molto noto in Russia, non solo perché aveva esposto a Pietroburgo, ma anche perché aveva scolpito numerosi busti per la nobiltà russa e perché le sue opere monumentali erano note in tutta Europa. E lo zar Nicola II non si poteva far sfuggire questa occasione. Anche la Russia doveva essere celebrata in grande stile come facevano gli altri imperi. Decise allora di commissionare a Pietro Canonica due opere celebrative: il Monumento al granduca Nikolaj Nikolajecich e il Monumento allo zar Alessandro II.
Purtroppo, entrambe le opere originali sono andate distrutte nel periodo della Rivoluzione russa, ma in questo splendido Museo, nel cuore di Villa Borghese, potete ammirare i modelli originali accompagnati da una piccola e splendida raccolta di foto d’epoca.

il Monumento al granduca Nikolaj Nikolajecich
L’intensa attività creativa di Pietro Canonica in Russia iniziò a partire dal 1910 e durò fino alla Rivoluzione russa. In quel periodo i rapporti dello scultore italiano con l’intera corte e in particolare con lo zar Nicola II e la zarina Aleksandra Fedorovna, diventavano giorno per giorno sempre più stretti e confidenziali. Canonica si aggirava tra gli appartamenti di Carskoe Selo, familiarizzava con i nobili, realizzava per loro numerosi ritratti in marmo e alla fine si impegnò in due opere di grandi dimensioni.
Fu nel 1911 che lo zar commissionò allo scultore italiano un monumento celebrativo a Nikolaj Nikolajecich, il vincitore della guerra russo turca 1877-88. Per garantirsi il successo dell’opera equestre in bronzo, lo zar regalò a Pietro Canonica addirittura un cavallo: razza Orlov, un “modello” doc per il suo lavoro!
Lo zar era esigente. Il tempo a disposizione, poco. Lo scultore italiano allora ritornò nel Bel Paese e iniziò a cimentarsi con lena e passione. Per accelerare i tempi, lavorò su un intero blocco fuso. Finalmente la statua è pronta. Siamo nel 1913 e da Savona salperà una nave diretta in Russia.
L’anno dopo la statua venne inaugurata alla presenza dello zar e posta nella Piazza del Maneggio a Pietroburgo. Durante la Rivoluzione d’ottobre, però, il monumento venne distrutto, e il modello che vedete oggi è l’unica testimonianza del lavoro eseguito da Pietro Canonica che celebra la Russia degli zar. Non potete perderlo!





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