La principessa russa Zinaida Volkonskaja nella chiesa di Roma

Zinaida Volkonskaja

Si trovano nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Roma le ceneri di Zenaide Volkonskaja, nobildonna russa

I “giovedì” di Zinaida Volkonskaja

Zinaida Volkonskaja (1789 Dresda -1862 Roma) è ricordata in una delle chiese più belle di Roma per l’attività di promozione culturale che operò nella città Eterna. Figlia di nobili russi, Zinaida era una scrittrice e una poetessa russa, una nobildonna molto amata dagli artisti e dagli intellettuali del tempo, sia italiani che russi.

Zinaida era una donna particolarmente brillante, elegante, bella e aveva un carattere molto socievole, che la rese ben voluta da tutti, specialmente dagli italiani, che provavano nei suoi confronti affetto e sincera amicizia (Puškin e Venevitinov ne ricordarono le doti nelle loro poesie).

foto di dominio pubblico_dipinto di Orest Kiprenskij, 1829

La Volkonskaja ereditò dal padre, un ambasciatore russo, l’amore per le scienze, l’arte e le lingue, tra cui l’italiano, che imparò durante l’ambasceria del genitore alla corte di Torino, città che porterà nel cuore, associata ad uno dei periodi più belli della sua vita. Divenne orfana in età giovanissima, ma per fortuna non rimase sola, entrando nelle grazie dello zar Alessandro I di cui divenne molto amica, forse amante, e per il quale lavorò come informatrice.

Suo malgrado abbandonò la Russia nei primi anni del 1800 e si trasferì in Italia al seguito dei gesuiti ai quali era molto legata. Zinaida Volkonskaja scelse Roma come nuova dimora nel 1829 e qui rimase fino alla fine dei suoi giorni. Ci si trasferì perché aveva ereditato Villa Volkonskij, (attualmente sede dell’ambasciata britannica) che insieme al suo appartamento a Palazzo Poli (sede dell’Istituto Centrale per la Grafica) e alla residenza estiva di Frascati divennero i salotti più in vista di tutta la città. I suoi “giovedì” erano eventi da non perdere! 

In questo giorno della settimana la principessa russa organizzava rappresentazioni teatrali e performance a cui gli artisti e gli intellettuali non potevano assolutamente esimersi dal partecipare… in qualità di attori però e non di spettatori! Pittori e intellettuali si travestivano e recitavano nelle opere messe in scena dalla principessa. Ospiti dei suoi famosi salotti sono stati alcuni tra i più grandi nomi della cultura mondiale come Hugo, Scott, Gogol’Brjullov, Mickiewicz, Glinka, Ščedrin, Donizetti e tanti altri.  

Le ceneri di Zinaida nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio

Il fatto che avesse abbandonato la Russia per seguire i gesuiti non ci deve meravigliare. Era molto legata a quest’ordine e, non a caso, si convertì al cattolicesimo nel 1833, iniziando subito dopo una serie di attività di beneficenza che le valsero il sincero affetto e la riconoscenza di tutta la città. La nobildonna russa, infatti, aprì alcune scuole cattoliche per ragazze e si dedicò con disinteressato trasporto alle persone bisognose. Fu allora che i suoi salotti si aprirono anche ad importanti personalità cattoliche romane. 

a destra lapide marmorea che ricorda Zinaida Volkonskaja

Zinaida Volkonskaja oltre ad essere una raffinata donna di cultura e una tenera benefattrice, era anche una donna dallo spirito libero e progressista che ben presto si avvicinò alle idee liberali del tempo, accomunandola molto più all’Europa che alla Russia. Ne fu la dimostrazione, il grande coraggio e la determinazione che mostrò appoggiando la rivolta decabrista e suscitando, di conseguenza, i malumori dello Zar Nicola I. 

Se siete a passeggio per Roma, allungatevi alla Fontana di Trevi. Accanto troverete la Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, una delle chiese barocche più belle di Roma. Entrate e accendete un cero nella prima cappella a destra, quella dell’Addolorata. E’ qui, infatti, che sono conservate le ceneri della principessa Zinaida Volkonskaja insieme a quelli del marito Nikita Grigorevic e della sorella Marija Aleksandrovna. 

La chiesa è nota soprattutto perché qui si trova la cripta dove si custodiscono i cuori di quasi tutti i papi dal XVII al XIX secolo che avevano la residenza al Quirinale. I cuori venivano tolti prima dell’imbalsamazione.

La chiesa è aperta per le visite e le funzioni dalle 09 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00 

La visita è anche un’occasione per ammirare una delle circa 900 chiese che puntellano la meravigliosa Città Eterna!

Foto di copertina di dominio pubblico (quadro di Mjasoedov G.G. 1834-1911 che raffigura Adam Mickiewicz che improvvisa tra gli scrittori russi nel salone di Zinaida Volkonskaja. 1904-1906 -)

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