La boiarda Morozova di Surikov

La boiarda Morozova” di Surikov

Il dipinto “La boiarda Morozova” di Surikov del 1887 è esposto a Mosca alla Galleria Tret’jakovskaja

Il grande scisma (raskol)

La boiarda Morozova di Surikov è uno dei quadri più belli e impegnativi del pittore russo. Il particolare che ho scelto è molto suggestivo e ci racconta un pezzo importantissimo e molto doloroso della storia russa. Parliamo del grande scisma (raskol) provocato dalla riforma ecclesiastica del patriarca Nikon (1653-1655) fonte di ispirazione non solo per i pittori, ma anche, come vedremo, per scrittori e musicisti.

L’uomo del particolare è uno jurodivye, un folle in Cristo, una figura molto caratteristica della vita sociale russa del XVII (e oltre), che colpì particolarmente la fantasia e l’animo del giovane Surikov. Il pittore, infatti, rimase affascinato dalle storie sui Vecchi Credenti che si tramandavano oralmente da generazioni in generazione nella sua terra, la Siberia.

I folli in Cristo

Diventato adulto, Surikov iniziò a documentarsi sull’argomento che era rimasto impresso nella sua mente. Lesse ad esempio Il grande scisma di D. Mordovcev e probabilmente si  lasciò  anche ispirare dalle note della Chovanščina di Musorgskij. Il musicista aveva realizzato un dramma in musica in cinque atti che rievocava proprio un episodio di quel periodo (la ribellione contro Pietro il Grande del Principe Ivan Andreevič Chovanskij, del corpo militare degli strel’cy e dei Vecchi credenti).

Molti pittori hanno affrontato l’argomento nelle loro opere, ma un giudizio unanime, pone Surikov al di sopra di tutti per essere stato in grado di “vedere” realmente il passato. La boiarda Morozova è un’opera centrale nella produzione del pittore che, pare, abbia realizzato più di venti bozzetti per cogliere alla perfezione l’animo dello jurodivyj. Surikov è stato in grado di evocare l’estasi dell’uomo, la sua profonda empatia per la donna trascinata via e il suo caratteristico aspetto.

Pavel_Svedomskiy_Folle in Cristo

Gli jurodivye vestivano di stracci, si infliggevano punizioni corporali in nome della fede, vivevano di privazioni e trasportavano pesanti catene. Il popolo li amava particolarmente e li rispettava molto. Nella tradizione popolare gli jurodivye erano persone speciali, perché prediletti di Dio, e come tali erano anche in grado di predire il futuro. Per questo motivo erano gli unici che potevano dire la verità a chiunque, anche allo zar! E come non ricordare a tal proposito lo jurodivyj che accusa lo zar in personadell’uccisone dello zarevič nel Boris Godunov di Puškin?

La boiarda Morozova di Surikov: descrizione del quadro

Lo jurodivyj seduto a terra attira subito l’attenzione dell’osservatore. La figura è a margine del dipinto, nonostante ciò, la sua potenza evocativa è tale che non passa inosservata neanche alla persona più distratta. L’espressione dell’uomo è piena di compassione per la donna trascinata via. I due sono in preda all’estasi e, mentre la donna viene allontanata tra il dolore della gente, lo jurodivyj la segue con lo sguardo facendole il segno della croce con due dita. Ma chi è la donna del dipinto e perché viene trascinata via tra lo sgomento e la disperazione della folla?

La boiarda Morozova era una nobildonna russa che si oppose con tutta se stessa alle riforme introdotte da Nikon. Morozova era seguace della Confraternita degli Zelatori della pietà guidata dall’arciprete Avvakum, e rimase fedele al proprio credo fino alla morte. Fu torturata e rinchiusa in un monastero e si lasciò morire di fame, perché non accettava il cibo da coloro che riteneva suoi nemici.

Il quadro di Surikov è considerato uno dei più belli dell’Ottocento russo. La folla dei moscoviti, i colori degli abiti, il gelo, la neve che fa da ricamo ai tetti delle case e l’atteggiamento psicologico diverso della gente davanti a quello spettacolo, fanno di Surikov uno degli artisti più profondi e affascinanti del suo periodo. Con grande maestria attraverso questa rappresentazione, il pittore ha trasmesso all’osservatore lo spirito e l’atmosfera di un’epoca cruciale nella storia russa.

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