Luoghi puri e impuri: state lontani dalla banja (sauna)!


Mai costruire una casa dove è stata bruciata una sauna! Togliete il crocifisso prima di entrare e salutate il piccolo demone prima di uscire!
La banja, un luogo impuro
La banja è un luogo impuro per eccellenza. Nella cultura pagana russa l’acqua della sauna non è acqua pura, tuttavia dovete andarci e lavarvi altrimenti i russi non vi considereranno una “brava persona”. La sauna infatti permette all’uomo di purificarsi, espellendo tossine e impurità dal corpo e dall’anima. Pertanto, anche tutto ciò che si trova nella banja è impuro: bacinelle, tinozze in legno, bigonci, mestoli per l’acqua e, ovviamente l’acqua. Tutto insomma! Ma non avevamo detto che per i russi l’acqua è santa? Sì, certo, ma con le dovute eccezioni, e l’acqua della banja è una di queste. Perché?
Facciamo una piccola premessa. Nelle credenze popolari russe, i luoghi si dividono in puri e impuri. La Chiesa, è un luogo puro per eccellenza, mentre la banja no. L’acqua della sauna non è né pura (quindi potabile) né tantomeno curativa. E’ un’acqua sporca, perché pregna impurità, tuttavia, è considerata impura anche quella che ancora non avete utilizzato. Questo perché l’acqua si trova in un luogo legato al culto dei morti. Nella cultura pagana infatti la banja è un luogo impuro perchè connesso al culto degli avi, cioè dei morti. Il popolo costruiva delle saune commemorative dove i morti potevano incontrare i propri cari. La sauna quindi era un luogo impuro per eccellenza, e in quanto tale era frequentato da streghe e stregoni.

Abbiamo detto in più occasioni che non si possono capire appieno le tradizioni e la cultura russa in generale se non si ha ben chiaro il concetto di doppia fede (dvoeverie), cioè la coesistenza della fede pagana (legata agli antichi culti degli avi) e della fede cristiana. Entrambe avevano pari dignità agli occhi del popolo.
Il rito del matrimonio (venčanie e svad’ba)
Poiché quindi la fede pagana e la fede cristiana avevano pari dignità, anche la magia nera e la magia bianca erano sullo stesso piano. Nella magia nera infatti, la sauna aveva lo stesso ruolo che nella magia bianca aveva la Chiesa. Questa opposizione era evidente nel rito del matrimonio. Quest’ultimo infatti si celebrava sia in chiesa (matrimonio religioso) sia nella sauna (matrimonio pagano) e i rituali che si effettuavano nella banja erano altrettanto importanti quanto quelli celebrati in Chiesa.
Poteva succedere che, tra la data delle nozze in Chiesa e la data del banchetto nella sauna, passassero alcuni giorni. Se in questo intervallo di tempo la sposa fosse morta (o lo sposo), questa non sarebbe stata considerata vedova, bensì ancora nubile e quindi in grado di risposarsi. Questo ci fa capire che il matrimonio era valido solo se venivano effettuate entrambe le cerimonie, quella pagana e quella cristiana. Anche la terminologia riflette questa differenza: nella lingua letteraria, venčanie e svad’ba esprimono lo stesso concetto, ossia il “matrimonio”, mentre il popolo lo distingue in venčanie, che si svolge in chiesa, e svad’ba, che si svolge dopo quello religioso e nella sauna.
Credenze legate alla banja
La prima cosa che NON dovete fare quando entrate in una sauna è bussare! Ricordate? La sauna è la casa del Bannik, un accolito del demonio. Quindi entrate e parlate a bassa voce altrimenti il Bannik si innervosisce e inizia a spaventarvi. E ricordatevi le buone maniere, prima di andare via salutatelo!

Se non volete essere divorati dagli insetti, non costruite mai una casa dove è stata precedentemente bruciata una sauna. Porta male!
Come tutti i popoli del mondo, anche quello russo è molto superstizioso (e ditelo a me che sono napoletana!). Nei villaggi ad esempio le ragazze dopo la sauna, gettavano nel fiume la tipica scopa della banja (venik dlja banja), una scopina realizzata con tanti ramoscelli di betulla legati insieme e usata per “flaggellarsi” allo scopo di riattivare la circolazione. Se la scopina andava giù, alla giovane sarebbe toccata una sciagura (anche la morte!).
Si usava la scopina (venik) anche per predire il futuro. La si lanciava dal tetto della sauna, e se la scopina fosse caduta in un cimitero allora sarebbe stata morte certa, se fosse finita su un’altura, la salvezza!
1 Comment
L’ho già presentata come una specie di sauna, ma in realtà la banja era un bagno in aria caldissima generata da pietre surriscaldate dal fuoco e tutti i membri della verv, ma pure gli ospiti intimi e non intimi, dovevano sottoporsi a questo trattamento igienizzante prima di mettere piede in casa altrui. D’altronde la banja chiamata spesso bòžena o bòžnìca, da bog cioè dio e quindi casa di dio (in altri termini la casa della gloria divina ossia dell’amore) restava un luogo sacro che ogni dvor doveva avere perché lì si celebravano i rituali concernenti la purificazione di ogni parte del corpo. Il nome russo odierno non è pero originale giacché in altre lingue slave si è conservato al suo posto il termine laznja o lavanderia corporale ed era considerato offensivo usarla per una sola persona. Per di più la prima notte d’amore dopo la cena di nozze era concessa ai novelli sposi da soli per la prima notte d’amore.La banja non aveva finestre. Da una porta si accedeva a un vestibolo dove era situata la fornace incastrata a metà nella parete fra vestibolo e camera dove ci si accomodava. Il fuoco che arroventava i sassi generanti aria calda ardeva nel lato del vestibolo mentre l’aria calda si svolgeva direttamente nella camera dove si sudava. Nella semioscurità accarezzandosi a vicenda col vicino/a in un grooming eccitante e piacevole (laski) si immaginava che il sudore fosse il liquido amniotico che rivivificava i corpi quasi a ritornare nel grembo materno. In antropologia culturale lo stesso rituale lo si ritrova in tutto il mondo a prova di una cultura universale comune. Presso i Sioux – ad esempio – è l’inipi (F. Cavalli-Sforza, 2018).
Giugno 21, 2020 - 10:40 am