L’impressionista Max Liebermann alla Casa di Goethe

Impressionista Max Liebermann Casa di Goethe

“Max Liebermann. Un impressionista di Berlino

L’impressionista Max Liebermann è in mostra alla Casa di Goethe fino al 09 febbraio 2025 con oltre 30 opere.  L’esposizione “Max Liebermann. Un impressionista di Berlino” a cura di Alice Cazzola è la prima retrospettiva in Italia del pittore ebreo tedesco, considerato uno dei più grandi innovatori della pittura tedesca di fine Ottocento. 

Le opere in esposizione sono bellissime e ricostruiscono le fasi salienti del percorso artistico di Max Liebermann (1847-1935), fortemente influenzato dagli eventi bellici, dai viaggi in Europa e dalla vita nella metropoli artistica di Berlino. 

La sala dei ritratti

Fin dall’inizio della sua carriera, Liebermann ebbe sempre una grande predilezione per il ritratto e l’autoritratto a cui si dedicò durante tutta la sua carriera, trovando particolare apprezzamento nel pubblico. Personaggi illustri, ma anche figure di spicco della scienza, della politica e dell’industria, chiesero di essere immortalati con un suo ritratto [FIG.2].

[FIG.1] Autoritatto al cavalletto, 1908

Una delle sale della mostra è dedicata, infatti, proprio a questa tipologia di opere caratterizzate non solo da quadri a olio, ma anche da disegni a matita e stampe. A riprova della grande fama anche a livello internazionale che Liebermann acquisì nel tempo, ricordiamo l’autoritratto che gli Uffizi gli chiesero di eseguire nel 1908 da includere nella collezione dei ritratti d’artista.

[FIG.2]Ritratto del pittore Umberto Veruda, 1899

Nella sala sono particolarmente dolci e intensi i lavori dedicati alla propria famiglia (la moglie Martha, alla nipote e alla figlia Kathe), che Max Liebermann raffigura in momenti sereni di vita quotidiana, mentre dormono, leggono o giocano.

I viaggi in Europa

In linea con la moda del tempo, anche il pittore tedesco scelse di passare un breve periodo di tempo in Olanda. Rimase così affascinato dalla pittura del XVII secolo e dalla natura dei luoghi, che questi divennero temi costanti della sua pittura. Inizialmente, si accostò al Realismo, ritraendo figure di contadini dediti ai lavori giornalieri (tanto da essere chiamato il “pittore dei poveri” [FIG.3), per poi distaccarsene e orientarsi all’Impressionismo francese. Sono di questo periodo quadri che raffigurano ad esempio, la borghesia del tempo durante momenti di svagoI suoi quadri sono pregni di colori vivi e vibranti, particolarmente suggestivi. 

Il mio preferito? Passeggiata sul Monte Pincio del 1911 [foto di copetina]

[FIG.3]Lavoratrici di merletto, 1894

L’impressionista Max Liebermann a Roma

Sappiamo che l’artista tedesco valicò le Alpi almeno sei volte, che visitò diverse città d’Italia, che vi prese ispirazione per le proprie opere e che partecipò ad alcune esposizioni internazionali.

Roma la visitò tre volte e ne rimase profondamente affascinato. La vista del Pincio gli offrì un soggetto suggestivo che immortalò, appunto, nella Passeggiata sul Monte Pincio, un tema che gli fu particolarmente caro e che riprese in più occasioni nelle sue composizioni sia a olio che a stampa [FIG.4]

[FIG.4] Passeggiata sul monte Pincio a Roma, 1913, xilografia su carta

L’idilliaco Wannsee

Un ciclo pittorico molto interessante per i colori intensi e vivaci è rappresentato dai quadri che Max Liebermann realizzò nel periodo in cui decise di costruire una residenza estiva con giardino in riva al Wannsee, un quartiere di Berlino. [FIG.5]

[FIG.5]

In una delle ultime sale della mostra è possibile apprezzare le diverse fasi di questo periodo artistico proficuo e felice. Il pittore tedesco lavorò in un primo periodo solo su raffigurazioni incentrate sull’orto, poi rivolse l’attenzione al lato del giardino che guardava verso il lago, per dedicarsi infine alla terrazza in fiore, al sentiero di betulle e alla panchina accanto al castagno. Da notare come l’esplosione della natura si mescola armoniosamente con gli elementi architettonici che fanno capolino tra la natura in festa. 

[FIG.5]Vista dall’orto verso Est sull’ingresso della casa di campagna, 1919 (particolare del quadro)

L’impressionista Max Liebermann alla Casa di Goethe con la mostra “Max Liebermann. Un impressionista di Berlino” è realizzata in cooperazione con la Liebermann-Villa am Wannsee di Berlino, (dove è in corso fino al 7 ottobre 2024 una mostra sui rapporti dell’artista con l’Italia) e con il gentile sostegno del Museo Nazionale Romano. Si avvale del patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia e dell’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Federale di Germania.

Orari: martedì – domenica, ore 10.00 – 18.00, ultimo ingresso ore 17.30; lunedì chiuso

Biglietto: intero 6 euro | ridotto 5 euro

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