La Chiesa russa di Santa Caterina Martire a Roma

Chiesa russa a Roma

La chiesa russa di Roma è un luogo di ritrovo per le comunità ortodosse, un punto di riferimento per confrontarsi e sostenersi. La chiesa è un piccolo gioiellino, un pezzetto di Russia a Roma

Sul Colle del Gianicolo

La Chiesa russa di Santa Caterina Martire a Roma è una piccola bomboniera immersa nel verde, nascosta agli sguardi, che campeggia solitaria di fronte San Pietro. L’idea di progettare una chiesa russa presso la missione diplomatica di Roma partì dallo zar Alessandro I agli inizi del 1800. La storia della costruzione, però, non iniziò sotto i migliori auspici. Infatti, a causa delle guerre napoleoniche, degli eventi rivoluzionari in Russia e della caduta dell’URSS, il progetto venne abbandonato e ripreso più volte fino al XIX sec. Le sedi sono state numerose fino al 2007, anno in cui è stata consacrata la cripta dedicata ai santi Costantino ed Elena. L’inaugurazione ufficiale della nuova chiesa ortodossa, invece, avvenne nel 2009 all’interno del parco di Villa Abamelek, sede dell’Ambasciata della Federazione russa. 

Nel 2012 finalmente iniziarono i lavori per dipingere l’interno del tempio ad opera esclusivamente di artisti russi. Bellissima è l’iconostasi in marmo intagliato che vi consiglio di apprezzare avvicinandovi il più possibile alle icone fino a dove è consentito. 

Se avete voglia di visitare la chiesa, l’indirizzo è Via del Lago Terrione, 77/79, poco distante dalla fermata della Metro Roma San Pietro. Dopo la messa le comunità russofone si riuniscono per chiacchierare, scambiarsi informazioni, suggerimenti e opinioni. Potete tranquillamente presenziare alla funzione religiosa, scattare foto e godervi la liturgia. Noterete donne e bambine tutte con la testa coperta da un foulard, ma ai turisti è consentito entrare senza. 

Perché in chiesa le donne russe si coprono la testa? Il foulard si richiama ad un’antica tradizione ancora oggi molto rispettata. I capelli sono per le donne un segno distintivo di bellezza. Quando si entra in chiesa si deve pensare solo a pregare e una bella capigliatura attira l’attenzione, distraendo inevitabilmente dal servizio divino. 

La Chiesa russa di Santa Caterina Martire a Roma

La chiesa, intitolata a Santa Caterina Martire (o Santa Caterina d’Alessandria) è un piccolo gioiellino, un pezzetto di Russia in Italia. L’ho visitata in una giornata di sole pieno e sono tornata indietro nel tempo. Gli amati cipollotti dorati splendono al sole e il riverbero della luce sul verde acqua della cupola mi ha trasportata in un’atmosfera da fiaba, come mi succede sempre, ogni volta che guardo una chiesa ortodossa.

La costruzione non è grandissima. Parliamo di un’altezza di circa 29 m con una superficie generale di 698,04 m². L’interno è piccolo e semplice, ma molto elegante. Sono entrata nel pieno della funzione del sabato mattina e ho potuto apprezzare la devozione di fedeli assorti in preghiera tra statue dorate, icone preziose e bellissimi mosaici bizantini. 

Non potevo andarmene da lì senza portare qualcosa con me e allora ho acquistato un piccolo souvenir che ora campeggia tra le mie cianfrusaglie cartacee, diciamo così.

Se fate un giro attorno alla chiesa, noterete quanto sia suggestiva la vista di fronte. Come dicevo all’inizio, è molto bello l’impatto con San Pietro. Sono due religioni ormai che si parlano e si rispettano. Un dialogo sempre aperto. Speriamo solo che quest’incubo della guerra finisca presto. E’ sempre la gente, i civili, che pagano per le scelte degli altri.

Caravaggio_foto di dominio pubblico

Santa Caterina d’Alessandria

La Chiesa russa di Santa Caterina Martire a Roma è dedicata a Caterina d’Alessandria di Egitto, una vergine e martire, venerata tanto dalla Chiesa cattolica cristiana quanto da quella ortodossa, la cui ricorrenza è festeggiata il 25 novembre

Attorno alla Santa ci sono poche notizie ma tante leggende. Il nome deriva certamente dal fatto che fu sottoposta a martirio ad Alessandria d’Egitto nel 305 circa. Secondo la tradizione, Caterina era una giovane e bella egiziana di nobili origini, donna di grande cultura e amante della filosofia. Il padre era il re Costa che morì prematuramente rendendola orfana giovanissima. Caterina rifiutò per lungo tempo le avances di uomini importanti fino al giorno in cui decise che sarebbe diventata sposa di Cristo. Tutto accadde una notte, quando sognò la Madonna col Bambino che le infilava l’anello al dito, consacrandola a sposa di Cristo.

La leggenda narra che Caterina si presentò, senza essere invitata, ad un banchetto del Governatore d’Egitto Massimino Dalia per proporgli di abolire i festeggiamenti pagani e abbracciare quelli cristiani. Il Governatore fu colpito dalla sua bellezza e dalla capacità di argomentare la questione a tal punto che decise di convincerla, attraverso l’aiuto dei retori, ad adorare dei pagani e abbandonare il cristianesimo. Caterina si rifiutò in più occasioni e l’imperatore la mise a morte con il supplizio della ruota dentata. La leggenda narra che un fulmine improvviso spaccò la ruota che smise di girare. All’imperatore a quel punto non restò che decapitarla…

La Chiesa russa di Santa Caterina Martire a Roma merita una visita. Se non siete intenzionati a seguire la liturgia, potete visitarla in orari diversi, ma sappiate che non sempre è aperta. Vi consiglio pertanto, di telefonare prima di andare e richiedere informazioni (Tel. 06 -39915151).

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