La gigantesca scultura Key of Today di Milot a Napoli

Simbolo di vita
Key of Today di Milot è stata installata a Napoli a Piazza Mercato il 30 marzo e sarà a disposizione della comunità per 3 mesi. E non a caso l’artista di fama internazionale ha scelto Piazza Mercato. Questo è stato un luogo “chiave” nel tempo sia dal punto di vista politico sia economico. Già nel periodo degli Angioini era un nodo centrale per l’economia del Regno. Piazza Mercato, infatti, aveva, un’importanza strategica perché qui era concentrato il mercato e le botteghe degli artigiani.
La scultura di Milot che troneggia al centro della piazza è gigantesca. E’ realizzata in acciaio corten ed è alta 10 metri e larga 20. L’opera è stata presentata dall’Associazione Mille Volti in collaborazione con il Comune di Napoli e il Sindaco Manfredisotto la direzione esecutiva di Michael Kaiser/JeanWolfe e con la direzione artistica di Michele Stanzione e l’ingegnere Michele Palumbo.

Key of Today di Milot
Cosa rappresenta Key of Today di Milot? Una speranza. Una speranza innanzitutto per la città, che negli ultimi periodi è alla ribalta delle cronache in modo sempre più preoccupante. L’installazione è un messaggio di rinascita ma anche di dialogo che tende all’inclusività, all’abbattimento delle barriere in un abbraccio corale.
Questo messaggio vede Napoli come prima tappa di un viaggio che toccherà altre città italiane ed europee, e ogni tappa avrà un timbro unico, con altre chiavi dello stesso progetto come The Water Key, in tournée in Asia e Oceania, e The Dream Key, in tournée nelle Americhe.
Milot ha una vera e propria ossessione per le chiavi. Questo strumento apre mille porte e per l’artista ha un forte valore simbolico che lo lega anche alla sua famiglia. Milot, infatti, custodisce grosse chiavi appartenute alla nonna che nelle sue opere diventano libertà e apertura verso l’altro. In un mondo che tende sempre più a chiudersi anche a causa della realtà virtuale, per Milot la chiave è un simbolo di apertura al contatto, all’osmosi tra razze e religioni diverse.
“Nel grande sforzo che facciamo ogni giorno per realizzare i nostri sogni, troviamo inconsapevolmente molte barriere, pregiudizi e meccanismi nella vita, dove è molto difficile realizzare i nostri desideri”, spiega Milot.
“La Chiave, come oggetto, non ha il semplice scopo di ‘aprire’, ma di simboleggiare l’apertura di tutto, senza luoghi chiusi, come strumento per trovare la giusta ‘via’ per ogni essere umano. In questa società siamo continuamente bombardati da immagini virtuali: mostrare se stessi è diventato l’impegno più comune. L’uomo è costretto all’incomunicabilità e, di conseguenza, anche gli artisti sono alla ‘ricerca’ di una nuova identità per cercare di far riflettere sulla grande incertezza in cui viviamo”.

Chi è Milot
Alfred Mirashi, in arte Milot (1969) è un artista italo – albanese nato a Milot, nel nord dell’Albania. E’ stato l’ambiente familiare a stimolargli la creatività e una forte attrazione per i colori. La madre ricamava abiti per i matrimoni e le feste tradizionali di paese che per le occasioni era tutto un tripudio di colori sgargianti che sono rimasti impressi nella mente del futuro artista.
Come Helidon Xhixha , di cui ho parlato diverse volte nel mio blog, anche Milot è uno di quelli che nel 1991 parte alla volta dell’Italia, deluso per la politica e la mancanza di opportunità nel suo Paese. La svolta avviene con l’iscrizione all’Accademia di Brera a Milano. Il percorso della sua vita ormai è segnato e nel 1996 tiene la sua prima mostra personale a Milano con una serie di dipinti e di schizzi. Dal quel momento inizia a partecipare a diverse collettive in Italia fino al 2008, anno in cui le sue opere varcano il Bel Paese e arrivano a new York e poi a Berlino.
Nel 2012 vince il premio Internazionale di Pittura and galligtaphy, espone in Cina al Museo d’arte Moderna Jinan nel 2014 e tuttora la sua carriera è una collezione di successi e nuove avventure, e Key of Today a Napoli ne è un esempio.
La foto di copertina è di Michele Stanzione
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Mi chiamo Francesca Amore, classe 1971, nata a Napoli e residente a Roma da quasi vent’anni. Roma ormai mi ha completamente adottata, e ricambio questo affetto scoprendola in lungo e in largo, raccontando le sue storie dimenticate e le sue bellezze che lasciano senza fiato.








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