Futuristi italiani a Mosca al Museo Puškin


Futuristi italiani a Mosca al Museo Puškin
I Futuristi italiani approdano a Mosca con l’esposizione “L’arte libera. Il futurismo italiano dalla collezione di Gianni Mattioli” al Museo Puškin delle Belle Arti .
La Mostra, inaugurata il 19 ottobre 2021, raccoglie 26 opere di inestimabile valore esposte nelle sale della mostra permanente della Galleria d’arte dei Paesi d’Europa e d’America del XIX-XX secolo.
I visitatori potranno ammirare opere provenienti da collezioni private di grandissimo valore tra cui spiccano, solo per citarne alcuni, Balla, Boccioni, Severini, Sironi, Carrà, Amedeo Modigliani e Morandi.

Il collezionista Gianni Mattioli ha dato vita al suo corpus di opere di grande valore tra il 1943 e il 1953. Mattioli riteneva che l’arte avesse il potere “di rendere l’uomo più umano e meno bestia”.
Con la sua collezione Mattioli cercò di evidenziare l’importanza che aveva l’avanguardia italiana nel panorama europeo e internazionale del primo Novecento. Un movimento di rottura che, non a caso, il Museo Puškin ha scelto di posizionare proprio nella Galleria dedicata al contesto artistico europeo. L’obiettivo è quello di contestualizzare la spinta creativa italiana del futurismo, che puntò alla scena parigina per irrompere con le proprie idee moderne e innovative.
La mostra, visibile fino al 16 gennaio, è patrocinata e sostenuta dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Mosca e di San Pietroburgo. E’ curata da Elena Stjopkina ed è stata realizzata con il sostegno economico di Sberbank.
Foto di copertina del Museo Puškin: Boccioni, La città che sale, 1911 (bozzetto preparatorio)
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