La pittrice polacca Małgorzata Mirgi-Tas racconta i rom
Il mondo dei rom ispirato ai dipinti rinascimentali di palazzo Schifanoia nelle opere dall’artista polacca Małgorzata Mirgi-Tas
Palazzo Schifanoia a Ferrara
Małgorzata Mirgi-Tas racconta i rom con la mostra “Re-incantare il mondo”, acclamata alla Biennale di Venezia 2022 che, per la prima volta nella storia, ha visto un padiglione nazionale rappresentato da un’artista rom. Visto il successo, l mostra è stata riproposta l’anno scorso a Varsavia alla Galleria Nazionale d’Arte.
Mi piace parlare di Małgorzata Mirgi-Tas perché mi ha colpita non solo la sua opera ma anche il nesso, filo robusto che la collega all’arte italiana. L’artista polacca, infatti, è stata letteralmente folgorata dagli affreschi rinascimentali e astrologici presenti a Palazzo Schifanoia a Ferrara che hanno ispirato il suo lavoro sull’identità e l’arte rom. Un lavoro che ha l’obiettivo di ampliare la storia dell’arte con la rappresentazione di una delle più grandi minoranze etniche del mondo.
“Re-incantare il mondo” è composto da Dodici enormi quadri di stoffa, che corrispondono ai dodici mesi del calendario. Essi ripercorrono idealmente il grande affresco in tre fasce presente a Ferrara e che l’artista polacca ha caricato di nuovi simboli e significati.
Mirgi-Tas, infatti, ha ricostruito (con le stesse dimensioni) e reinventato le storie dei duchi, dei decani e degli dei rappresentati nella composizione di palazzo Schifanoia. L’opera dell’artista polacca, però, non ha nessun legame di tempo e spazio con l’affresco ferrarese. Nel lavoro Mirgi-Tas, infatti, si parla di rom e non di duchi.
Con il suo lavoro, la pittrice vuole ricordare, attraverso immagini che rievocano il folklore popolare, la storia travaglia e di migrazione verso l’Europa di questa etnia a cui appartiene lei stessa. Grandi collage di stoffa dai mille colori e fantasie tappezzano i muri che vibrano di grande umanità ed emozioni.
Małgorzata Mirgi-Tas racconta i rom
Nelle fasce superiori dell’opera, Mirgi-Tas ha voluto ricordare il viaggio dei rom verso l’Europa mentre nelle fasce centrali, l’artista propone storie intime, ricordi e riferimenti a figure femminili viventi accostate a temi astrologici così come appaiono nell’affresco ferrarese. La figura della donna è centrale nell’opera dell’artista polacca perché si richiama non solo a donne note e care all’artista, ma anche a donne antiche, che in passato erano dee, profetesse e custodi di un sapere oscuro e ancestrale: il destino.
Infine, nelle fasce inferiori la pittrice polacca rappresenta la vita quotidiana della gente nella città in cui è vissuta, Czarna Góra. Così come la parte inferiore del dipinto di Palazzo Schifanoia rappresenta la vita quotidiana della corte di Borso d’Este, signore della città tra il 1450 ed il 1471, così l’artista polacca ripropone al pubblico gesti, riti e passatempi che impegnano in rom nella loro quotidianità.
Nel lavoro di Małgorzaty Mirgi-Tas, quindi, non c’è più né rinascimento né i duchi, ma gente comune, ancora viva, la cui esistenza è raccontata dall’artista con grande commozione, trasporto e pathos, che arriva al visitatore grazie al vortice umano in movimento e ai colori che la pittrice ha rappresentato in ogni singolo dettaglio.
Passato e presente che si incontrano, storie di quotidianità antica e recente che creano grazie all’arte e alla sensibilità della pittrice, un’opera di grande impatto visivo.
Chi è Małgorzaty Mirgi-Tas
Małgorzata Mirga-Tas, è un’artista e un’attivista polacco-rom. Le sue opere si concentrano prevalentemente sul tema degli stereotipi anti-rom, attraverso lavori che esaltano la positività di tutto ciò che ruota attorno attorno a questa etnia.
Mirga-Tas si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Cracovia e le sue opere sono state presentate in numerose mostre personali e collettive, tra cui alla 59a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia (2022), al Centro Culturale Internazionale di Cracovia (2022), alla Triennale di Guangzhou in Cina (2022), 11a Biennale di Berlino (2020), al Centro di scultura polacca di Orońsko (2020) e al Museo di arte moderna di Varsavia (2020).
Tutte le foto presenti nell’articolo sono uno Screeshot da Palazzo dei Diamanti (https://www.youtube.com/watch?v=K0BuLHVJtsk)
Fonti
https://zacheta.art.pl/pl/wystawy/malgorzata-mirga-tas-przeczarowujac-swiat
https://www.artecultura.fe.it/378/il-salone-dei-mesi
https://www.labiennale.org/it/arte/2022/partecipazioni-nazionali/polonia
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