“Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj

“Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj

Intervista alla traduttrice e curatrice Sabina Ferri. In libreria la nuova traduzione de “Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj

Il conte Aleksej Konstantinovič Tolstoj

“Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj è un famosissimo romanzo storico da poco in libreria nella nuova traduzione a cura di Sabina Ferri ed edita da Scrittura & Scritture per la collana VociRiscoperte. Il romanzo è un bellissimo affresco della Moscovia del Cinquecento che incontrò subito il favore del pubblico a livello internazionale. Il successo continuò nel tempo e “Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj venne stampato numerose volte, anche nell’Unione Sovietica, finendo sui banchi di scuola tra le letture scolastiche.  

L’interessante veste grafica del libro ci riporta con la mente ai simboli della cultura e delle tradizioni russe, che lo scrittore A. K.Tolstoj richiamò nel suo romanzo. Briganti, stregoni, traditori, boia e nobili bojarine si muovono nella Russia del Cinquecento, quella del giovane principe Nikita Romanovič Serebrjanyj, un nobile bojaro russo, rientrato a Mosca dopo aver combattuto per cinque anni in Lituania.

ritratto di A.K.Tolstoj realizzato da Repin (foto da Wikipedia)

Al suo ritorno in patria, il principe nota che la Russia lasciata è ben diversa da quella ritrovata. La sua amata Elena è vittima di intrighi e soprusi e il suo zar, Ivan il Terribile, a cui ha giurato fedeltà, si è trasformato in un sovrano crudele e tiranno, non solo con il popolo ma anche con la classe dei nobili a cui egli stesso appartiene. “Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj è un romanzo avventuroso e ricco di colpi di scena, in cui spicca la figura del principe, animo sincero e leale, in lotta contro lo zar e tutta la sua corte, dedita a corruzione e violenza.  

Il conte Aleksej Konstantinovič Tolstoj (1817-1875) era il cugino di secondo grado del famosissimo scrittore russo Lev Tolstoj (autore di Guerra e Pace) e, da un ramo di questo casato, discese anche un altro conte, Aleksej Nikolaevič Tolstoj, famoso scrittore onorato da Stalin e celebre per il romanzo Pietro I.

Aleksej Konstantinovič Tolstoj fu “iniziato” alla letteratura dallo zio, che rappresentò per lui un grande esempio e che lo incoraggiò a scrivere. A. K.Tolstoj scrisse per quasi dieci anni poesie e opere satiriche sotto pseudonimo pubblicando alcuni lavori anche sulla famosa rivista Sovremennik, fondata da Puškin nel 1836 e a cui collaborarono successivamente Gogol’ e Turgenev. Tra le sue opere in prosa più famose oltre al “Il principe Serebrjanyj” ricordiamo La famiglia del Vurdalak (1839) e il Vampiro (1841).

Abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta con la traduttrice e curatrice del romanzo Sabina Ferri, a cui abbiamo chiesto anche alcune informazioni e curiosità legate strettamente alla sua attività di traduttrice.

“Il principe Serebrjanyj” di A. K.Tolstoj

Intervista alla traduttrice e curatrice Sabina Ferri

Il principe Serebrjanyj è un bellissimo affresco della Russia del Cinquecento.  Ha scelto lei di tradurre il romanzo di A.Tolstoj oppure le è stato proposto?

Mi è stato proposto, avendo già collaborato con la casa editrice Scrittura & Scritture. E ne sono rimasta affascinata.

Il romanzo è stato pubblicato nel 1862 e il pubblico lo accolse subito con grande entusiasmo. Secondo lei, cos’è che aveva catturato particolarmente i lettori?

Credo che sia stata la particolarità di questo romanzo storico che unisce elementi d’avventura, amore, ideali, un intreccio narrativo interessante, ma allo stesso tempo c’è un’attenta ricostruzione della Russia del Cinquecento, con la figura dello zar, Ivan Il terribile, potremmo dire che sia lui il vero protagonista del romanzo, descritto e raccontato non solo per la sua brutalità ma anche per i suoi drammi interiori. Inoltre, tutti gli altri personaggi sono magistralmente resi, come superbi, a mio avviso, sono i dialoghi.

C’è un personaggio del libro che le piace e a cui si è legato durante la traduzione?

Il mugnaio mago, l’elemento di magia attraverso questo personaggio, mi ha molto colpita.

Per incuriosire un po’ i lettori, ci racconta quale scena o fatto secondo lei è stato reso magistralmente da A.Tolstoj?

Ne posso citare diversi: la vita di corte con le sontuose cene in compagnia dello zar, le descrizioni di Mosca sono così ben rese da dare al lettore la sensazione di essere in Russia e la scena dello zar, preda dei suoi demoni e turbamenti.

Il principe Serebrjanyj è un romanzo storico. In base alla sua esperienza, c’è un elemento fondamentale che il traduttore deve tenere a mente quando si appresta ad un lavoro che rievoca il passato?

altra pubblicazione di Scrittura & Scritture tradotta e curata da Sabina Ferri

Non è sufficiente tradurre, ma la narrazione deve funzionare in italiano, secondo la grammatica e la sintassi italiane, bisogna quindi curare anche l’editing, allo stesso tempo non bisogna renderlo troppo moderno nel linguaggio, se, come in questo caso, parliamo di un romanzo storico.

C’è uno scrittore russo che le piacerebbe tradurre (oltre a A.Tolstoj ovviamente!) e perché?

Qualche opera di Checov e qualche altro romanzo di Krasnov del quale ho già tradotto “l’amazzone del deserto” sempre per Scrittura & Scritture, uno scrittore ingiustamente dimenticato.

Qual è la parte più bella del suo lavoro?

ancora non ho maturato sufficiente esperienza, ma traducendo dal russo o dall’inglese, mi ritrovo a scoprire delle vere chicche letterarie alle quali mi appassiono per prima come lettrice, credo sia questo l’aspetto più bello del mio lavoro.

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