I taccuini dello scrittore Orhan Pamuk in mostra


Il Premio Nobel per la letteratura nel 2006, Orhan Pamuk, mostra al pubblico i suoi taccuini illustrati
Il Labirinto della Masone
I taccuini dello scrittore Orhan Pamuk sono in mostra a Parma fino al 17 marzo 2024. Il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci Fontanellato (PR) ospita una grande mostra dedicata allo scrittore turco, arricchita con materiale inedito e proiezioni.
I taccuini di Pamuk sono piccole opere d’arte di pura contemplazione. Da oltre 10 anni, lo scrittore scrive e disegna ogni giorno nei suoi taccuini; 12 di questi sono stati scelti per l’esposizione e raccontati dallo stesso autore in un documentario-intervista inedito.

I taccuini di Pamuk sono piccole opere d’arte attraverso cui lo scrittore cerca di catturare, in un piccolo spazio creativo (la pagina del taccuino appunto), riflessioni, schizzi, disegni, atmosfere oniriche e veri e propri appunti di viaggio. Un piccolo mondo di pensieri che fissano con inchiostro e colori l’universo emotivo di Pamuk.
I taccuini dello scrittore Orhan Pamuk
Lo scrittore turco è noto prevalentemente per i suoi romanzi e la sua produzione artistica era pressoché sconosciuta. La mostra Orhan Pamuk, Parole e Immagini dà al pubblico la possibilità di apprezzare anche questo aspetto che altrimenti sarebbe rimasto relegato alla stretta cerchia di familiari e amici.
Tutti i taccuini in mostra sono aperti sulle pagine più belle e significative, selezionate da Pamuk e dal curatore della mostra Edoardo Pepino. Per far apprezzare appieno l’intero contenuto dei taccuini, i visitatori possono usufruire di schermi digitali che consentono di ingrandire testi e illustrazioni e muoversi liberamente tra le pagine.
L’ultima parte del percorso espositivo, che si conclude con la collezione d’arte di Franco Maria Ricci, è un viaggio nella dimensione più intima di Pamuk: la sua casa. L’allestimento dell’ultima sala, infatti, si ispira alla casa dello scrittore, riproponendone le finestre, un punto privilegiato di osservazione sulla sua città (Istanbul), miniera di spunti per osservazioni, riflessioni, disegni e pensieri. Otto schermi evocano le finestre dell’abitazione e proiettano immagini dei taccuini alternate a foto e note del diario.
Orhan Pamuk, Parole e Immagini è, quindi, un appuntamento da appuntare in agenda, tanto per gli amanti della letteratura e dell’arte in genarle, quanto per scrittori e artisti con le mani in pasta!

Orari della Mostra
L’accesso alla Mostra è incluso nel biglietto d’ingresso del Labirinto della Masone.
Il costo è 18 euro intero e comprende anche l’accesso al labirinto di bambù e alla collezione permanente di Franco Maria Ricci.
La mostra è aperta tutti i giorni, (tranne il martedì̀), dalle 9.30 alle 18
L’ultimo ingresso è alle ore 16.30.
La biglietteria è aperta fino alle 16.30

Orhan Pamuk
Pamuk è nato il 7 giugno 1952 a Istanbul, in Turchia. E’ un noto scrittore, architetto e accademico che ha ottenuto il Premio Nobel per la letteratura nel 2006 con la motivazione “nel ricercare l’anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture“.. Alcuni dei suoi libri più famosi includono “La mia casa misteriosa” (1983), “Il bastardo” (1993), “Il balcone di Damasco” (2001) e “La metà dell’uomo” (2004). La sua opera più recente è “L’uomo che visse le sue tre vite” (2012).
Pamuk ha studiato architettura e ha conseguito una laurea in storia dell’arte all’Università di Harvard. Ha insegnato all’Università di Chicago e all’Università di Harvard, e attualmente è professore di letteratura e architettura alla Università di Columbia a New York.
Nel suo lavoro, lo scrittore turco affronta temi come la memoria, la storia, l’identità, la politica e la religione, con una combinazione di introspezione personale e analisi sociale. I suoi romanzi sono caratterizzati da uno stile minimalista e da una forte attenzione alla descrizione della realtà sensoriale, oltre che alla psicologia dei personaggi.
Alla sua attività di scrittore, Pamuk affianca un’intensa produzione saggistica e una partecipazione, in qualità di curatore, a numerose mostre d’arte. I taccuini di Orhan Pamuk quindi sono un vivace contenitore di esperienze professionali e creative, un’osmosi armoniosa di arte e letteratura.
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