CABIN ART a Roma: si può dare lustro alla città in tanti modi

Cabin Art a Roma

E’ da poco terminato Cabin Art a Roma, il progetto per riqualificare sei cabine della Polizia Locale

La Street Art sui gabbiotti dei vigili

Leonardo Crudi, “Al suono di Roma”

CABIN ART a Roma è giunto al termine. Ieri si è conclusa l’ultima tappa del progetto di rigenerazione urbana promosso dall’Ufficio di Scopo dedicato Politiche Giovanili in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. 

Ancora una volta, la street art supporta iniziative di riqualificazione urbana. Con Cabin Art a Roma, alcuni giovani artisti hanno ridato vita a 6 cabine dismesse della Polizia Locale, rinnovandole in modo originale.

L’obiettivo del progetto non punta solo alla riqualificazione urbana, ma mira anche ad avvicinare il pubblico all’arte contemporanea. Su ogni gabbiotto, infatti, è presente una didascalia che racconta l’opera d’arte e un QR Code che rimanda a contenuti web accessibili a tutti per approfondire l’intero progetto. 

Gli artisti vincitori, Federica Mancini, Andrea Piccinno, Eugenia Chiasserini, Leonardo Crudi, Vittorio Pannozzo, Lorenzo Pagliara insieme a Gianmaria Zonfrillo, sono stati selezionati da un’apposita commissione di Roma Capitale, composta da esperti del Maxxi, della Sovrintendenza Capitolina e di Zètema Progetto Cultura.

CABIN ART a Roma: le opere degli artisti

“Up to you” di Federica Mancini

Con “Up to you” a Piazza Vittorio Emanuele II – MUNICIPIO I, Federica Mancini lancia un grido di allarme e chiede al mondo di alzare gli occhi dagli smartphone e guardarsi attorno. Sempre più persone vivono in una realtà fittizia, senza rendersi che conto che il mondo vero, a cui non prestiamo più interesse e ascolto, si sfalda sotto i nostri piedi; i cambiamenti climatici e le estinzioni di animali sono solo un parte dell’autostrada del disastro che stiamo imboccando. 

“Ianus” inVia Petroselli – MUNICIPIO I di Andrea Piccinno va ammirata girandole in tondo. La testa di Giano ricorda il profondo legame tra l’arte romana e la statuaria etrusca, e non a caso è posta proprio davanti all’antico Tempio di Giano, risalente al 260 a.C. 

“Ianus” di Andrea Piccinno

Il volto di Giano illuminato, che incrocia il verde che sta scomparendo sulla Terra, è anche un monito a tutti, affinché si metta la sostenibiità ai primi posti della lista delle nostre “to do” quotidiane.

Eugenia Chiasserini con la sua opera “Rifiorire”, visibile a Via di Tor Pignattara – MUNICIPIO V, mette invece al centro della sua opera l’universo femminile. Il gabbiotto si ispira alle divinità Mater Matuta e Fortuna, che proteggevano gli scambi commerciali tra i romani e le altre popolazioni, e che l’artista ripropone in stile contemporaneo.

Sprazzi di colore vecchio e nuovo per l’opera di Leonardo Crudi, “Al suono di Roma” visibile a Piazzale Labicano – MUNICIPIO VII. L’artista ha scelto di mantenere viva la destinazione d’uso originaria della cabina e la sua funzione sociale, rivitalizzandola con colori e forme geometriche accattivanti ma mantenendo, in alcune parti, i colori originali. La sua opera è ispirata dai suoni della città Eterna che hanno da sempre caratterizzato un luogo vivo e pulsante.

“The Pinkish Box” di Vittorio Pannozzo

L’opera di Vittorio Pannozzo, “The Pinkish Box”, a Via Ottavio Gasparri – MUNICIPIO XII, ha chiuso il progetto CABIN ART a Roma. L’idea dell’artista è quella di allontanare la cabina dalla funzione per la quale è stata ideata e renderlo un oggetto di puro design. Per fare ciò Pannozzo ha giocato con i colori, esaltando il viola, il rosa e l’azzurro, colori da sempre estranei ad oggetti di questo tipo. L’opera invita anche all’esplorazione attraverso gli effetti di luce riflessa che si possono percepire dalle  diverse angolazioni. 

A Piazza di Villa Carpegna – MUNICIPIO XIII infine, è possibile vedere il lavoro di Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, “Pattern Geometrico”. Ancora una volta è l’antica arte romana che ispira gli artisti. Le forme geometriche del duo, infatti, ricordano le trame decorative degli antichi mosaici che fanno ancora oggi capolino tra le bellezze di Roma. Attraverso la tecnica del camouflage, l’oggetto rivive in nuove forme volumetriche accattivanti.  

Foto di copertina: “Rifiorire” di Eugenia Chiasserini

“Pattern Geometrico” di Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo

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